Una ricerca del tempo perduto, quella del cantautore toscano Alfredo Marasti, che conosce un ampio ventaglio di declinazioni: inquietudine, nostalgia dolcezza.
“Altri tempi”, distribuito dalla coraggiosa etichetta sarda La Stanza Nascosta Records, è un concept album sul tempo: un tempo che regala esperienza e commozione, ma anche spavento.
La serenità è possibile solo se ci disfiamo del peso dei ricordi, (come in “Due per due”), arrampicandoci (come nella copertina dell’album) su una casa abbandonata e in rovina, che riusciamo finalmente a sovrastare, sgravati del carico di un vissuto troppo doloroso da ripercorrere.
Citazione filmica e letteraria (si ascoltino “Single”, con lo sproloquio tratto dal cult “Berlinguer ti voglio bene” e “Margherita Dolcevita”, liberamente ispirata al romanzo di Benni) si intrecciano in un album complesso, che lega a filo doppio denuncia sociale e ironia.
Menestrello dei nostri giorni, Marasti ci consegna un gioiello di contaminazioni: folk song, sonorità indie-pop lo-fi e incursioni elettroniche si innestano su una solida base cantautorale.
Progressive e filastrocca vanno a braccetto in un progetto che sembra riunire il miglior Battiato alla narrativa di Branduardi, il tutto però sapientemente riletto con una personalità artistica ben definita e con tratti di spiccata originalità.
Traccia migliore: Le mani segrete
Voto: 9/10