A tre anni dalla strage del Bataclan avvenuta a Parigi il 15 novembre 2015, quando la Francia veniva colpita al cuore da attentati terroristici che causarono 130 morti e oltre 400 feriti, la band napoletana dei TheRivati ricorda in musica quel giorno con l’uscita del video del brano dal titolo “ Episodio 3 -Bataclan”.

“Abbiamo scritto un pezzo sugli attentati del Bataclan perché quella sera per noi fu un trauma- afferma Paolo Maccaro, frontman della band – mi ricordo che eravamo nel backstage di un locale in cui avremmo suonato di lì a poco, quando ci arrivarono le prime notizie confuse: stava succedendo qualcosa a Parigi. Ci sentimmo colpiti in prima persona perché questa gente dell’ISIS aveva colpito sia l’Europa che la musica, avevano portato morte in un luogo pubblico, non uno qualsiasi, ma in un posto in cui si fa arte, si fa musica. Ci siamo sentiti spaesati, spiazzati. Abbiamo suonato comunque quella sera, come se non stesse succedendo nulla. I giorni successivi ci abbiamo pensato molto e il dolore per l’accaduto si è trasformato, dopo la grande strumentalizzazione, che poi c’è stata di quella notizia.

Le nostre sensazioni sono cambiate, abbiamo cominciato a chiederci il perché, che cosa stesse succedendo sulla terra, che cosa stesse accadendo non solo in Europa, cosa aveva scatenato quella reazione e quindi cosa stesse succedendo anche nei Paesi da dove arrivava quella gente. Abbiamo incominciato a pensare che tutti avrebbero dovuto approfondire l’argomento, senza fermarsi solo alla superficie.Quindi abbiamo scritto questa canzone, non per dare giudizi sull’accaduto, ma per descrivere il nostro punto di vista, il punto di vista di un italiano che riceve impotente questa notizia dai media e soprattutto per invitare la gente a scavare in profondità, a non fermarsi alla l’informazione usa e getta, ma a riflettere e approfondire il perché delle cose.”

Il videoclip si inserisce nel progetto originalissimo dal titolo “ Non c’è un cazzo da ridere” che segna a due anni dall’uscita dell’ultimo lavoro discografico (Black from Italy) il ritorno sulla scena musicale dei TheRivati , la band napoletana che, più di tutta la musica che gira intorno, incarna l’eredità del neapolitan power che riesce poi ad evolvere in uno stile personale che si fa sempre più deciso in questo ultimo lavoro. I TheRivati ( Paolo Maccaro voce, Marco Cassese alle chitarre, Antonio Di Costanzo al basso, Salvatore Zannella alla batteria e Saverio Giugliano al sax e sintetizzatori) irriverenti come sempre, presentano dunque un progetto a puntate. Non singoli brani, ma sei videoclip che danno continuità a un discorso musicale che racconta di temi attualissimi che vanno dall’alcolismo alla depressione, da temi scottanti come la cocaina fino all’Isis, in un  lucido e cinico racconto della realtà che si condenserà poi in un album dal titolo “  Non c’è un cazzo da ridere” (in uscita prossimamente, rigorosamente in digitale) che già  dal titolo riassume  questi tempi duri, il tutto impreziosito da sonorità crude e distorte quasi a sottolineare la contestazione dei testi. Partendo da un’idea filmica, I TheRivati invertono la classica tendenza che fa seguire il videoclip all’uscita del brano, in questo caso si parte dal videoclip, o meglio, è la continuità filmica del progetto ad essere filo conduttore di un unico racconto musicale, diviso in sei episodi, come una vera e propria mini- serie musicale scandita dai brani dell’album. La regia e la realizzazione del film è affidata ai videomakers Ired, il protagonista è l’attore Francesco Arienzo ( 2°posto Italia’s  got talent; Saturday night live Italia ) nel ruolo di un facchino in un motel in stile “ Four Rooms”.

Episodio 00:

http://bit.ly/NCUCDRstagione1

in cui il protagonista Francesco Arienzo nei panni di un facchino che riceve una serie di chiamate dalle stanze, raccoglie alcuni oggetti che si scoprirà consegnare di volta in volta  porta ai clienti delle stanze tramite servizio in camera.

Episodio 01

‘O SCE’ http://bit.ly/NCUCDRepisodio1 ll facchino in carne ed ossa consegna degli oggetti in una camera d’albergo che improvvisamente si apre su uno scenario di cartoon ambientato nelle atmosfere degli indiani d’America che diventano psichedeliche, qui, come in una sorta di caccia al tesoro ritroviamo alcuni degli oggetti consegnati dal facchino, tra cui  il teschio, Il soggetto del videoclip non segue quello del brano che racconta di solitudini, di mancanze, di dipendenze.

Episodio 02

NUN STO BUONO http://bit.ly/NCUCDRepisodio2 il facchino consegna al cliente un flaconcino di antidepressivi. Qui il videoclip a fumetti segue la narrazione del brano che racconta di  situazioni  di grande attualità come il fenomeno dell’immigrazione, delle nubi tossiche, del dramma del terremoto, per arrivare poi ad una condizione di disagio più personale, intima e forse più drammatica che riguarda il disagio dell’animo umano spesso avvolto da quella nube nera del male oscuro che è la depressione di cui il maltempo ne è la rappresentazione che riesce a sintetizzare questa condizione umana.

Episodio 03

BATACLAN http://bit.ly/NCUCDRepisodio3