Eccoci a recensire il nuovo lavoro dei Bikini Death Race e più precisamente il loro primo album dal titolo “Party Animals”, registrato, prodotto e mixato da Valerio Lundini (BlackTape Studio – Roma) ed uscito il 23 Aprile 2018 per Ghost Factory Records & Arts.

Questo bizzarro duo romano/inglese fin dalle prime note ci fa capire che stiamo parlando di electro-punk. Le loro influenze sono chiare e ben delineate e spaziano tra post punk, new wave, synth pop, electro pop, industrial, con fortissimi richiami della prima ondata punk-rock come ad es. Ramones, Sex Pistols ecc. ecc. fino alle contaminazioni più recenti… A me ricordano molto i Kap Bambino!

Le canzoni che maggiormente mi hanno colpito a primo e secondo ascolto sono, sicuramente “The Rabbit Hole” con forti richiami al fantastico mondo di Alice, però ancora più distorto e post atomico rispetto al film originale. Degne di nota anche la title track “Party Animals“, “Celestico“, “Time Machine” e “Oh Ooh” e ancora “Zombie Posers“. Ma diciamo più in generale che questi dieci brani colpiscono tutti presi singolarmente ma anche nella loro interezza di album.

Voto otto a questo duo estremamente animalesco e contorto, ma di sicuro d’impatto (per un pubblico più erudito). Aspetto non da poco è che i Bikini Death Race ad ogni traccia non sono mai banali e le scelte musicali mai scontate. Unica nota dolente è che per arrivare ad un grande pubblico ci sentiamo di consigliare di inserire qualche brano più easy listening in modo da far appassionare al progetto anche gli ascoltatori più inesperti.

voto: 8/10

a cura di Luca

Links per lo streaming dell’album:

https://bikinideathrace.bandcamp.com/

https://open.spotify.com/artist/1lr3Ubloaq7HMeydjNhnXb?si=f2jvOwOZRPGXNVs2Xxp6Lw