1)Hai pubblicato un nuovo lavoro. Puoi presentarlo ai nostri lettori?

“Ciao a tutti! Innanzitutto “A Pezzi” non è solo un nuovo lavoro, ma è anche il mio primo lavoro per quanto riguarda la mia carriera solista che prende forma sotto il nome di “Corvo”. “A Pezzi” è un disco sincero. Ti dice le cose come stanno senza troppi giri di parole, dove amarezza e malinconia vedono il loro sfogo con rabbia quasi “adolescenziale”. Ovviamente non posso considerarlo un disco maturo.”

2)Ci parli della tua formazione da musicista?

“La mia formazione di musicista parte dalla chitarra. Quando ho cominciato sono partito come autodidatta, come tutti penso del resto, ma poi quando ho visto che volevo qualcosa di più quindi, ho scelto di prendere lezioni private da un amico di lavoro di mia madre. Non potrò mai ringraziarlo abbastanza per quanto duro lavoro e pazienza mi ha dedicato. In secondo piano avevo cominciato nel 2015 a studiare canto e avvicinarmi di più a quello che è un altro mondo della musica. Anche questa esperienza mi ha aiutato notevolmente a farmi crescere…”

3)Da dove è nato il titolo di “A pezzi”?

“Inizialmente la copertina del cd non doveva raffigurare me con in mano una chitarra, ma bensì la mia immagine riflessa in uno specchio rotto, a pezzi, da qui il titolo. Poi ci sono state delle problematiche per quanto riguarda l’edit dell’immagine e ho voluto virare su qualcosa di più semplice, ma sempre d’effetto. Alla fine il titolo dell’EP è stato comunque giustificato perché oltre ad essere composto da canzoni, ovvero dei pezzi, queste canzoni mostrano le varie sfaccettature del mio gusto musicale, quasi come i pezzi di un puzzle da comporre…”

4)Quali sono le tue fonti di ispirazione?

“La mia fonte di ispirazione principali sono i cantautori e gruppi contemporanei italiani primi tra tutti Verdena, Calcutta, Cesare Cremonini e Motta. Per quanto riguarda i gruppi britannici, le mie principali fonti d’ispirazione sono i Placebo e i Mumford & Sons.”

5)Quali sono i punti forti della tua musica? Cosa può incuriosire un eventuale nuovo ascoltatore? Quali sono le tue qualità principali?

“In molti mi dicono che sono bravo a suonare la chitarra e gli do ragione. Penso sia il mio punto forte. Direi che un nuovo ascoltatore dovrebbe maggiormente focalizzarsi su questo strumento e sulle melodie pop che ci stanno dietro. Poi comunque sono una persona energica e sincera e spero che si capisca dai brani che ho composto.”

6)Come nasce una tua canzone?

“Il più delle volte da un giro di chitarra. Poi attraverso una loop station capisco il tempo della canzone e da lì mi baso per voce e strumenti secondari che possono essere il basso o anche una seconda chitarra.”

7)C’è un brano in questo nuovo disco al quale ti senti molto legato?

“Medusa, la seconda traccia del disco. È quella che mi rispecchia di più al momento. È stata una traccia molto sofferta.”

8)Quali sono gli artisti che ti hanno maggiormente influenzato?

“Direi primi su tutti i Verdena. Poi in secondo luogo Calcutta e Cremonini.”

9)Cosa farai in futuro? Hai delle sorprese nascoste o dei sogni nel cassetto?

“Innanzitutto cercherò nei migliore dei modi di sponsorizzare l’EP. Il mio sogno nel cassetto è vivere di musica e viaggiare, ma penso che sia comprensibile detto da un ventenne”.

10)Con chi vorresti collaborare un giorno?

“Con gli artisti sopra citati. Mi sembrerebbe quasi ovvio!”

11)Siamo arrivati alla fine della nostra chiacchierata. Ti va di lasciare un messaggio ai nostri lettori?

“Se vi piacciono gli artisti da me citati e questa intervista vi ha un po’ incuriosito, andate ad ascoltarvi qualcosa su Spotify. Se lo farete, vi vorrò bene per sempre. Baci.”