Negli anni 70 l’Italia è stata la patria del rock progressivo: centinaia di gruppi (fornirne un elenco è sicuramente fuorviante e poco utile in questo contesto) hanno creato un musica evocativa e tecnica allo stesso tempo, capace di proporre grandi atmosfere e trattare temi a volte complicato. Alcuni hanno avuto successo, come è accaduto per i Banco del Mutuo Soccorso, per la PFM, Le Orme, I New Trolls; altri, come gli Alusa Fallax, i Museo Rosenbach oppure gli Alphataurus, sono attualmente band di culto per pochi intimi.
Ho parlato del rock progressivo perché proprio a questo genere i The Magic Power sembrano guardare. Questo duo è formato da Michele Righini(piano e voce, composizione e arrangiamenti) e Nico Pellegrini (percussioni e arrangiamenti).
Michele Righini, attivo musicalmente dal 2014, si è laureato al Dams di Bologna, ad indirizzo cinema( ha scritto e diretto diversi cortometraggi, tra i quali il premiato Sospeso). Ha poi scritto il testo teatrale Qualcosa di strano (Premio Internazionale Elsa Morante, 2005); curandone la regia presso il Teatro Colosseo nel 2006. Ha, inoltre, scritto due romanzi : Solo leggermente più folle (2009) e Dentro al cuore del mondo (2022). Nico Pellegrini ha un’attività molto lunga di collaborazioni musicali, suonando le percussioni con musicisti di alto livello e anche in delle orchestre.
I brani del disco, dal titolo di Fuori dal tempo sono stati concepiti nel 2022 e registrati a giugno presso il Laboratorio musicale Pellicano, di Massarosa. E’ disponibile sulle migliori piattaforme di audio streaming e nei migliori digital store da inizio settembre.
Concepito come viaggio mentale, “Fuori dal tempo” inizia in modo solenne con la title track: accordi ben scanditi, prodotti da un synth e accompagnati da leggeri percussioni introducono un recitativo: Michele Righini parla di un uomo che ha affrontato molte avventure, percorso “campi minati” e “galassie senza stelle”, per ritrovarsi in una dimensione “fuori dal tempo”. La dimensione onirica e viaggiante è evidente fin dall’inizio dell’opera. Felona e Sorona è giusto dietro l’angolo, percussioni e synth saranno i due strumenti dominanti. La nostalgica Verso il futuro è un’immersione nella dimensione adolescenziale, nella linea vocale fa pensare un po’ a Guccini. La dimensione corale è ancora evidente in “In cerca del battito dei cuori”, dove si evidenzia un interessante arrangiamento. Nascere di nuovo, traccia più lunga del disco propone varie sezione: una prima corale e recitata, una successiva strumentale, che si ricollega ad una sezione vocale, fino al reprise strumentale. Ascolta la gioia è in perfetta continuità ed è un’immersione nella grandezza del creato. Dentro al cuore del mondo è marziale e solenne, L’alba di un nuovo inizio sembra chiudere un cerchio, iniziato con Fuori dal tempo.
Il disco è molto interessante in quanto tutte le tracce sono in perfetta continuità e costituiscono un solo grande concept. La voce solenne di Michele accompagna ogni cosa, i testi sono perfettamente studiati e mai banali. Ma, soprattutto, il tentativo di riprendere il progressive italiano riesce molto bene: questo deve sicuramente essere motivo di vanto. I Magic Power, quindi, ci sembrano aver imboccato la strada dell’originalità e della grande musica.
Multilink per lo streaming: https://artists.landr.com/692531823069
Link streaming su Spotify: https://open.spotify.com/album/3xrKmSYGs7wCBY3Vw35eLk