1)Siete appena usciti sul mercato discografico con un nuovo album, Il-Ludere. Potete presentare il vostro disco ai nostri lettori?

Il nostro terzo disco, “il-lùdere”, tratta il tema del gioco e dell’enigma. Il titolo è appunto un “gioco di parole” formato dal verbo latino “lùdere” (giocare) e la desinenza “il” che unita a tale verbo porta alla parola “illudere”. Il gioco e l’illusione sono parte integrante della vita di ognuno di noi. In questo disco affianchiamo temi profondi come la crescita umana e la realizzazione di sé con altri più “giocosi” come ricordi dell’infanzia e sogni. La musica è il linguaggio tramite il quale esprimiamo questo dualismo, “giocando” con le note ma anche esprimendo con gli arrangiamenti una maturità più profonda.

2)Come è nato invece il nome della band? Parlateci anche della cover di Il-Ludere…

Il Tempio delle Clessidre nasce da un’associazione tra il Museo Rosenbach e il nuovo progetto musicale di Elisa Montaldo. Nel 2006 Elisa e Stefano “Lupo” Galifi, storico cantante del Museo, si incontrano dando vita ad un “ponte” tra progressive anni ’70 e progressive attuale. “Zarathustra”, il più famoso disco del Museo Rosenbach, contiene una traccia chiamata “il tempio delle clessidre”, Elisa ne ha apprezzato il carattere visionario, trasfigurando la metafora adattandola al progetto che stava prendendo forma. La copertina di “il-lùdere” è un enigma da risolvere con cui vogliamo portare direttamente l’ascoltatore dentro il gioco, ovvero dentro il nostro mondo musicale. L’acquirente del CD o del vinile è invitato ad “annerire gli spazi contrassegnati con il puntino”, per scoprire che cosa apparirà. L’idea è stata concepita dal gruppo e il disegno è stato elaborato da Elisa. Nell’edizione limitata del vinile abbiamo pensato di includere un esclusivo gadget: una matita con il nostro logo, da usare per giocare su una copia in cartoncino del disegno di copertina: in questo modo i collezionisti avranno la copertina del vinile intonsa ma potranno ugualmente divertirsi giocando!

3)Di cosa parlano i vostri testi?

I nostri testi sono piuttosto variegati, ma le tematiche più comuni sono l’introspezione, la riflessione sulla vita e sulla realizzazione personale, la quotidianità vista come foriera di elementi “magici” che possono cambiare la nostra vita, la Natura contrapposta all’Uomo e il legame ormai spesso dimenticato che abbiamo con la Terra e lo Spirito della Luna. Non mancano poi canzoni ove si trovano storie o ambientazioni più teatrali, spesso oscure e misteriose.

4)Quali sono gli elementi della vostra musica che possono incuriosire un vostro potenziale nuovo ascoltatore e quali sono quindi le qualità principali del vostro nuovo album?

I nostri dischi sono spesso delle sorprese: non sappiamo nemmeno noi dove andranno a finire, mentre ci lavoriamo. E’ pura spontaneità compositiva e allo stesso tempo è sapiente e dedicato studio di ricerca di suoni e arrangiamenti. Credo che chi ha voglia di ascoltare qualcosa di cerebralmente stimolante ma anche di “immediato” con tante melodie da ricordare e perché no da cantare, possa provare ad ascoltare il Tempio delle clessidre. Non sarà possibile assimilare tutto il disco al primo ascolto, ma come tutte le cose multi-sfaccettate è necessario dedicarvi attenzione e tempo. Se il nostro linguaggio musicale incontra i gusti dell’ascoltatore allora potrebbe essere un’esperienza musicale molto piacevole.

5)Il genere che suonate quanto valorizza il vostro talento di musicisti?

Di sicuro il progressive rock è uno dei generi musicali moderni occidentali dove l’estro compositivo è più “libero” da schematizzazioni o clichet. Per questo amiamo comporre questa musica e dedichiamo molta attenzione agli arrangiamenti: in questi ultimi abbiamo cercato sempre di misurare sia la spontaneità artistica sia l’esperienza e la teoria musicale. Il risultato che aspiriamo ad ottenere è quello di produrre musica di immediato ascolto, ma ricca di contenuti e di interessanti spunti musicali.

6)Come nasce un vostro pezzo? Parlateci del processo creativo…

I nostri pezzi nascono in modi diversi, ma c’è pressochè sempre un’idea di base da parte di un elemento della band. Alcuni di essi vengono sviluppati insieme in sala prove, altri vengono elaborati separatamente. Per motivi logistici le registrazioni sono state fatte a distanza e ciò ci ha permesso di dedicare il tempo necessario alla ricerca sonora e a perfezionare le varie parti. Quello che è sempre presente è l’entusiasmo di un’idea, ed ogni pezzo è come un’anima a sé.

7)Se la vostra musica fosse una città a quale assomiglierebbe? E se fosse un cocktail?

Beh, un po’ per patriottismo un po’ per come è fatta, direi Genova. Il Tempio nasce a Genova e per diversi anni ha componenti tutti genovesi. Ma non solo: Genova è una città di contraddizioni, dove il mare si affianca alla montagna in un stretto abbraccio, dove il vento del nord lotta con quello del sud per portare l’aria delle cime e spazzare via le nuvole e l’umidità…dove si mischiano etnìe, sapori e influenze di vari tipi di arti e lingue. Se il Tempio fosse un cocktail…forse sarebbe un Mojito, ma con la variante del basilico al posto della menta (provare per credere!). A tutti noi piace il mojito, il basilico di Genova è famoso in tutta Italia (e non solo) per la sua esclusività, il cocktail ha un’origine molto antica ma è fresco e attuale ed è sempre soggetto di nuove interpretazioni.

8)Siamo arrivati alla conclusione. Vi va di spiegare ai nostri lettori perché dovrebbero ascoltare la vostra musica? Lanciate un appello appassionato…

Non è semplice decidere di dedicare un’ora del proprio tempo ad ascoltare un disco intero di musica originale: però qualche volta è opportuno ricordarsi che i dischi sono progetti, diversi dalle playlist su Spotify o alla musica che ci propina la radio: se volete entrare in un mondo nuovo, scoprire l’identità di un progetto che crede fermamente nel messaggio positivo della musica…se volete ricevere qualche ispirazione non solo artistica, ma anche personale per sorridere, commuoversi, provare emozioni, rispolverare antiche credenze o soltanto chiudere gli occhi e immaginare, allora concedeteci un’ora del vostro tempo e giocate con noi!