Ciao Alex, complimenti per il tuo nuovo lavoro, l’ho ascoltato intensamente e personalmente ho trovato tanti rimandi alla musica pop elettronica anni ’80 e ’90, potresti indicarci i tuoi artisti e compositori preferiti e un paio di album che ti hanno cambiato la vita (quella musicale ovviamente)?

Ciao Marco, innanzitutto grazie mille dello spazio, beh oltre ad avere mille influenze penso che gli album possano cambiare non solo la vita musicale ma anche quello quotidiana donandoci punti di vista alternativi e spunti di riflessione che neanche immaginavamo, questo è il bello dell’arte!
Per quanto riguarda i miei top 10 album direi che sono:

Live at red rocks (U2)
The fat of the land (the prodigy)
The singles (Depeche mode)
13th step (a perfect circle)
Fistful of metal (Anthrax)
Fedeli alla linea (CCCP)
Natty dread (Bob Marley)
Issues (Korn)
Greatest hits II (Queen)
EP I, II, III (Carpenter Brut)

Per Pugnam Vicimus Lucem è un album concettuale dedicato alla tua terra, la Sicilia, non voglio fare spoiler ma ci sono anche dei dialoghi estrapolati da fatti di cronaca, potresti illuminarci in merito?

Certo, nell’album parlo non solo di fatti di cronaca, ma del carattere dei siciliani, plasmato da più di 4000 anni di oppressione, cito anche la mafia, ma è solo l’ultima arrivata dopo mille invasori e atrocità subite nei secoli. Nello specifico ci sono dei monologhi di Falcone, Borsellino e padre Puglisi, Eroi siciliani che ho conosciuto personalmente da piccolo (tranne Borsellino). Se avessi potuto campionare le voci dei partecipanti ai vespri siciliani lo avrei fatto pure…

Io amo molto la musica strumentale e ho notato che le parti cantante sono poche rispetto a quello che oggi il mainstream propone, ho apprezzato la scelta, ma non hai paura che un pubblico moderno potrebbe criticare questa direzione considerandola poco commerciale?

Sono arrivato ad un punto della mia vita artistica dove faccio quel che faccio tra alti e basso da 25 anni (da quando ne avevo 13) e non mi curo più della commercialità della mia musica; sicuramente penso di scrivere melodie più o meno piacevoli e coerenti tra loro, ma se dovessi seguire la direzione musicale di oggi dovrei:
1-posare la chitarra (che accadrà quando mi avranno tagliato entrambe le mani)
2-usare chili di autotune (che mi fa ampiamente vomitare)
3-mettermi a rappare (stile che non mi è mai appartenuto)
4-adottare un’immagine che aborro
In realtà ho scritto musica ben più commerciale (vedi “Child” pubblicata nel 2019 o Blessed nel 2022) e i numeri non cambiano di una virgola, tutto dipende dal passaparola, da quanto ti sacrifichi sui social e quanti soldi investi in pubblicità (che comunque non garantisce vendite).
Di conseguenza sono in uno stato di strafottenza verso le tendenze, in Italia il mio genere di musica non va, ma intanto ogni anno mi arrivano inviti dagli states per festival retrowave perché li faccio abbastanza breccia nella gente. “Commerciale” è un concetto molto relativo, ho vissuto abbastanza per sapere che quello che è commerciale oggi, era la me..a di ieri, era considerata la musica per sfigati come tanto indie che gira o la musica neomelodica che è sempre stata sinonimo di criminalità organizzata ma oggi è più che accettata e ascoltata dai giovani e non.

Ho trovato geniale l’utilizzo di elettronica mescolata a sonorità analogiche, come la chitarra elettrica e altri strumenti, in alcuni punti mi sono venuti in mente i Depeche Mode, che sono sempre riusciti in questa impresa e che a breve usciranno con un nuovo album, pensi che possa esserci un ritorno di artisti che usano questa formula anche dal vivo?

Grazie ancora per le tue belle parole, beh il ritorno c’è da tanti anni, una cosa positiva di questa generazione di musicisti è che hanno legittimizzato gli artisti solisti che si esibiscono su un palco senza band e con tanti bei strumenti elettronici a loro disposizione per esprimersi al meglio, oggi questa tecnologia è alla portata di tutti grazie al cielo.

Il tuo progetto è mixato molto bene e prodotto come un disco di una major, pensi che oggi si possa fare tanto da soli con un home studio? Su quali elementi si deve investire per avere la tua qualità e potersi auto-produrre per poi attirare l’attenzione di qualche etichetta?

Sono contento che ti piaccia il mix e master, tendo a non aver compromessi sulla qualità di quello che pubblico, perché ciò che pubblico è anche il mio testamento spirituale, ormai sono anni che produco e penso di essere stato in un solo studio di registrazione oltre il mio per fare un disco. L’abilità nasce più che altro dalla mia eterna situazione di proletario che non si è mai potuto permettere migliaia di euro da investire in video, studio di registrazione e grafiche quindi col tempo ho imparato a farlo da solo e adesso lo faccio anche per gli artisti della mia label Retro Reverb Records. Consiglierei ai nuovi produttori o chiunque si avvicini a questo mondo di investire in strumentazione buona sin dall’inizio per non pagare le cose 2,3,4 volte nel tempo: compratevi un buon PC/MAC una buona scheda audio (ce ne sono anche da 100 euro che fanno un gran lavoro) e software/plugin di qualità originali come UAD, waves e izotope.

Hai in mente un set live per promuovere l’album, nel caso come sarebbe strutturato e dove suoneresti?

Certamente, sto già promuovendo l’album in diverse location e festival in giro per la Sicilia dai quali estrarrò del materiale per un live album. Dal vivo mi barcameno tra 2 iPad con effetti, basi, loop e synth, voce, chitarra e uno sfondo animato per abbellire la performance, ormai ho una formula consolidata.

Come ultima richiesta prima di salutarci e di augurarti buona fortuna ti chiederei di dare un consiglio a chi vuole produrre la propria musica e farsi notare, inoltre volevo chiederti se ti piacciono le collaborazioni e i featuring.

Amo le collaborazioni, in questo album ha collaborato con me il grande Libero Reina, un artista fenomenale di Santo Stefano di Quisquina (AG) ma anche il mio album precedente “Blessed” è tempestato di grandi artisti della scena retrowave e synthpop internazionale che hanno dato il loro contributo ai miei brani. Infine a chi vuole produrre la propria musica consiglierei di essere i più originali possibili, di avere una buona immagine, di avere standard alti, di non nascondersi nella propria cameretta e di armarsi di professionalità e di CARATTERE poiché senza questi 2 elementi non si va da nessuna parte e non ci si fa notare. God bless you all! Grazie ancora, ricordo che trovate la mia musica in vendita su alexvecchietti.bandcamp.com

A cura di Marco Germani