In un mondo, quello della musica, dove ormai tutto quello che esce è pensato e prodotto su misura per gli under 15, io ho scritto un disco per i miei coetanei, quelli che si aggirano attorno ai 40 anni, e l’ho intitolato CONTRO I GIOVANI

Con tali parole ci presenta il suo nuovo disco Jocelyn Pulsar. Lui ha una chitarra in mano e questo gli basta per lanciare messaggi forti e penetranti con le sue canzoni dirette ma mai banali, canzoni che fanno pensare ad un certo Jovanotti o ai Lunapop di Cesare Cremonini. Le sue parole arrivano come dei dardi che ci colpiscono dritto al cuore.

Bangladesh” ci dice che “il recensore entusiasta del mio disco, stasera è andato a vedere Calcutta, e mica me”. Questo brano di questa canzone ci rende conto del fatto che Jocelyn Pulsar parla di insoddisfazione, parla di frustrazione per il mondo che lo circonda. Sfiga, un sogno irrealizzato(“Mi volevo comprare un bar”), propensione al “perdere”(in “Bombe inesplose” si dice “io sono bravo a perdere”): questo e altro troviamo in “Contro i giovani”, un disco caratterizzato da un canto sincero e verace che arriva all’ascoltatore con l’intento di scuoterlo.

Lirismo, tanta poesia, tanto calore umano vengono trasmessi con “Contro i giovani”, un disco che esalta e si esalta con la forza della semplicità….