Difficile poter definire un genere per questo singolo elettronico e sperimentale, potremmo immaginare una collaborazione tra Aphex Twin e Björk, ma forse è meglio immaginare il brano come contestualizzato in un contesto cyberpunk: la perfetta colonna sonora di un locale dove avventori pieni di innesti biomeccanici, creste colorate e trucchi esagerati bevono drink fumosi dai colori fluo mentre doll robot ballano attorno a pali di lapdance.
Estremo e lievemente saturo il mix miscela digitale e analogico, lavorando benissimo sui transienti della cassa elettronica. La voce è uno strumento pari a un sintetizzatore digitale che ci ricorda una mutante aliena. Il videoclip in 4:3 psichedelico retro-futuristico è perfettamente adatto al progetto, avendo come unica protagonista una ragazza sola, con un gioco di fuori fuoco e scritte sovrimpresse che chiariscono ancora di più il messaggio del brano.
A cura di Marco Germani.