Partendo dal messaggio anticattolico della canzone, Mezzacapa ha ricomposto e animato in chiave surrealista alcuni ex-voto di primo Novecento, amplificando così il sarcasmo presente nel testo. “Quella di ricorrere agli ex-voto è stata una scelta inconscia, prendendo spunto proprio da quelli dipinti da Frida Kahlo, ampiamente citati nel video. Ribaltandone lo scopo fino al paradosso, in questi quadri votivi si celebrano doni mancati “per grazia ricevuta” e si sdrammatizza rimpiangendo un amore, un’insalata di mare, una pasta e fagioli mancata.”

Una “conversione” sana nei confronti della vita e dei suoi piccoli piaceri, fondata sulla frase di Socrate “io so di non sapere”. Un pensiero agnostico permea questo nuovo singolo, nel quale Matteo Fiorino riprende, a due anni dal disco d’esordio Il masochismo provoca dipendenza, il tema del blocco cattolico, già affrontato nel Senso di colpa. Primo estratto del nuovo album in uscita nei prossimi mesi, Madrigale vanta il featuring di Iosonouncane. Il sound space rock della canzone rivela la direzione presa da Fiorino, per l’intera produzione del disco, verso certe sonorità inglesi 70/80 e verso la black music.

Il madrigale è una composizione musicale o lirica, originariamente in endecasillabi, dal contenuto rustico e pastorale. Come in un madrigale a due voci, i portici di una Bologna a fine aperitivo fanno da eco alle riflessioni di chi vive il conflitto con una morale cattolica indotta, mutando le pulsioni in morbosità. Cantare controvento un madrigale significa liberare la propria parte più istintiva, senza il timore di essere giudicati, in primis da noi stessi.