Voce del verbo “Spaccare”. Fabio Caliendo alias MC Sof si tuffa da uno scoglio, ma invece che il bel mare di Mergellina, pare centrare lo specchio d’acqua della fonte primaria dell’hip hop newyorkese. Il succedersi di campioni di chitarroni sincopati scippati al metal ci riporta ai primissimi Run Dmc, la furia caustica dei testi pare fare il verso ai lavori più sporchi dei Public Enemy, mentre lo swing del rappato scivola fluido come nei migliori brani dei De la Soul.

Con l’album “Damn maD”, scritto a due mani con Dr Ketamer, l’MC partenopeo d’ istanza ad Amsterdam, ci dimostra che un’altra via all’Hip Hop italiano è possibile. Una via più credibile degli scimmiottamenti caricaturali che abbiamo visto passare per almeno un ventennio sulle radio e sulle televisioni italiane, nefasti per un movimento “underground” che pare avere ancora tanto ancora da dire, come dimostrano dischi come questo. Pur lontani dalle posizioni oltranziste ed apertamente schierate dei padri delle Posse Campane, coagulatesi tra il finire degli anni 80 ed i primissimi anni 90 nella culla dei centri sociali quali l’Officina 99, MC Sof pare comunque percorrere quel solco tracciato da band quali Almamegretta, 99 Posse, Bisca, etc.

I suoi testi (non privi di una qualità autoriale di livello) sembrano proporsi in maniera critica, intelligentemente ironica, al tempo ed alla Società che viviamo. Ma si evita la strada del “comizio a tutti i costi” e ci si abbandona più fluidamente all’arma della metafora, sottile o meno che sia.

Le 9 tracce formano un unicum vibrante, teso, che lascia all’ascoltatore la sensazione di pienezza dei banchetti di nozze del sud Italia, di quelli che non ti danno scampo. Portata dopo portata, la sensazione di sazietà cresce, eppure non riesci a smettere di mangiare. Perché è tutto buonissimo e finito il terzo primo sei conscio che potresti finirla lì, ma non ti lasci sfuggire i secondi, i contorni, la frutta e il buffet dei dolci. 26 minuti e 19 secondi di rime, assonanze, anacoluti e turpiloqui senza respiro. 26 minuti e 19 secondi in cui Dante, lascia il passo a Nietzsche che siede allo stesso tavolino dove prende il caffè il Mago Otelma. 26 minuti e 19 in cui tutto è stato miscelato ad arte e lasciato nel bicchiere del frullatore a prendere di acido. 26 minuti e 19 dopo i quali la musica hip hop italiana potrebbe non essere più la stessa. Ci piace!

a cura di Max

“Damn mad”

Genere: electro, hip hop, rock

Label: KML

Track list:

1. Damn mad feat. Lord Digga

2. Level

3. Wolf’s flow

4. Age mega

5. Sword rows

6. Deep speed

7. No part 2 trap on feat. Big twin, O’rep

8. Work row feat. Rustee Juxx

9. Raw war

Link per lo streaming dell’album:

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