1.Ciao ragazzi, è un piacere intervistarvi, presentatevi al pubblico di Wezla.

Noi siamo i Mendicanti di Luce, band pop/indie rock proveniente da Barbarano Mossano, un piccolo paese del vicentino. Abbiamo da poco pubblicato il nostro primo album “Incipit” che potete ascoltare in tutti gli store digitali e su Spotify ed è composto da 10 tracce in italiano. Nello specifico siamo Riccardo Nardon, chitarra elettrica, pianoforte e voce; Elia Ferron, chitarra acustica ed elettrica e voce; Marco Veronese al basso e Riccardo Ceron alla batteria.

2. Immagino che questa domanda ve l’hanno fatti in tanti, ma nasce spontaneo chiedervi, perchè proprio Mendicanti di Luce?

In realtà il motivo è più banale di quanto sembri! La scelta di questo nome è derivata semplicemente da il nome di un brano che il chitarrista Riccardo aveva precedentemente scritto (la traccia che chiude il disco, nello specifico). Quando fu l’ora di prendere la decisione per un nome definitivo ci piacque subito l’idea di portare il nome di un nostro brano.

3. Il 23 Marzo è uscito il vostro primo Album “Incipit” volete raccontarci di cosa parla e se c’è un concept dietro a questo disco?

“Incipit” è il primo risultato di un percorso con diverse tappe, nel corso del quale abbiamo cercato il nostro posto nel mondo della musica diciamo. Come per un pittore lavora per molto tempo alla sua tela prima di renderla definitiva per noi lo è stato nel tradurre quello che avevamo dentro e portarlo in studio. Questo grazie alle buone intuizioni di Riccardo (principale autore dei testi e degli arrangiamenti ed Elia). Incipit non è un album tutto uguale e per questo non annoia! In 10 tracce racchiude pop/rock e indie pop con spruzzatine di punk e un paio di ballate profonde. Le tematiche spaziano da quelle sociali, la ricerca delle risposte alle domande che spesso si sentono dire tra il mondo dei giovani con momenti cupi e momenti appunto “di luce”. Ogni brano ha vita propria, quindi non è stato pensato come un concept! Le tematiche però tra canzone e canzone a volte s’intrecciano….

4. Il primo singolo apri pista all’album è “Saint Gobain”, come mai avete scelto proprio questo singolo?

Saint Gobain è stato scelto come singolo, nonostante sia opinione comune di noi 4 non sia nemmeno il brano più orecchiabile! Però il testo forte e non banale e il suo rock diretto e dritto ci hanno convinto, in più l’idea che ci fu presentata per la regia del videoclip musicale ci intrigò molto (su youtube si può trovare).

5.Ascoltando tutto il disco, si percepisce diversi modi di scrittura e con sfumature musicali diverse, qual’è la vostra fonte d’ispirazione, avete qualche band a cui vi ispirate o che hanno influenzato il vostro sound?

La diversità del modo di scrittura è dovuta anche alla diversità del compositore, infatti 8 canzoni portano la firma di Riccardo mentre due di Elia! Cerchiamo di farci influenzare reciprocamente, condividendo artisti e canzoni che ascoltiamo! Se dovessimo citare delle band potremmo dire di ispirarci a band come Negrita, Ministri, Verdena, Negramaro insomma il panorama indie italiano di fine anni ’90 inizi 2000.

6. Attraverso alla vostra musica che messaggio volete trasmettere?

Ci piace inoltre l’idea che nei nostri brani sia più importante quello che diciamo che non le note che suoniamo ed è per questo che abbiamo scelto l’italiano! Preferiamo molto sentirci apprezzati per i testi e le parole che non per le musiche e in un disco di 10 tracce molto fruibili come queste ci piace pensare che molte persone si possano riconoscere e ritrovare in una di queste 10 storie.

7. Quali sono i vostri progetti futuri?

Sicuramente tornare a suonare, nei club e con un pubblico pronto alla novità. Oppure aprire a qualche artista mediamente famoso diciamo! Purtroppo quest’estate non abbiamo avuto nessuna occasione di esibirci nonostante la nostra zona sia fertile di festival musicali indipendenti! Speriamo che qualcuno si accorga del nostro disco! Altrimenti senza questo stimolo e con le copie fisiche che marciscono in cantina non sarà facile trovare uno stimolo per incidere un giorno un seguito di Incipit.

8. Salutate i nostri lettori, con una frase a cui siete molto legati.

Un saluto a tutti i lettori, e ricordate che Walter non esiste! 😉