In uscita il 17 marzo 2017 con distribuzione Warner Music Italia e publishing Ala Bianca/Howard Simon Bernstein, “Secret Fires” è il terzo album di Ofeliadorme: otto tracce registrate e prodotte da Howie B con il sound engineer Joe Hirst (Four Tet, Jarvis Cocker, DJ Shadow) tra la campagna del Galles e Londra nel giugno 2015. Una produzione internazionale che conferma il trio bolognese come una delle proposte più raffinate del panorama indipendente italiano ed europeo.

“Il fuoco come trasformazione: nell’alchimia il suo simbolo è un triangolo che punta verso l’alto, a rappresentare il moto ascensionale delle fiamme che ardono. Entrare nell’energia del fuoco significa esserne completamente consumati, uscendone trasformati e privi di limitazioni. Il fuoco consuma ma non senza restituire luce e calore. “Secret Fires” parla di evoluzione e di mutamento, ma anche di solitudine e mancanza di comunicazione. E’ un album dedicato a tutti quelli che ancora credono nel potere trascendente dell’immaginazione.”

Un sound straniante e intenso a cavallo tra dream-wave, alt-rock, shoegaze ed elettronica; liriche minimali messe in risalto dalla voce sensuale e al contempo eterea di Francesca Bono. Otto brani dalle sonorità internazionali e dalle atmosfere avvolgenti, tra destrutturazione e gusto per la melodia. E’ un album progettato per suonare come una voce che sussurra nell’orecchio dell’ascoltatore: “Tutti gridano e noi non vogliamo gridare per essere ascoltati ”.

Il disco è il risultato di una ricerca artistica curata in ogni dettaglio e di scelte che non lasciano ambiguità; un contesto in cui strumenti e musicisti non si prevaricano mai a vicenda. Il tocco delicato del drumming di Michele Postpischl, le modulazioni dei synth di Tato Izzia, la vocalità di Francesca Bono: tutto il suono è in equilibrio traprofondità e leggerezza, in una dimensione liquida e senza asperità. “Secret Fires” è la costante ricerca della magia che sprigiona da quel che sta sotto la superficie, in una sequenza di immagini e di esperienze trasfigurate. “Immaginate qualcuno che corre attraverso un campo e il suo corpo diventa sempre più grande, grandissimo” suggerisce lo stesso Howie B. Otto tracce. Otto come il numero atomico dell’ossigeno che respiriamo e che rende possibile la vita. Il disco si ispira, infatti, alla natura fisica dell’uomo e di quel che lo circonda, alle pulsioni, al mondo del sentire, ai bisogni e ai desideri del corpo. Ma anche alla solitudine delle stelle.