C’era una volta, nel ‘700, il “Micromega” di Voltaire, saggio e filosofo di Sirio, che si volle confrontare con i suoi colleghi nel sistema solare, a cominciare da Saturno. Ogni pianeta aveva una sua civiltà in scala e delle dinamiche sociali distinte, ma anche molte regole costanti. C’era in quel periodo, anche Gulliver, coi suoi viaggi, tra terre di nani e di giganti, in cui il senso delle proporzioni variava a seconda del metro di misura. La misura. L’elemento che oggi è più latitante e che invoca la saggezza della filosofia e le leggi della fisica per trovare dei punti fermi in mezzo al caos.

Caos di una società attuale in preda alla tensione, alla crisi economica, al collasso di un sistema politico e di ideali, alla fine di un mondo certo, immersa in un mare di relazioni virtuali in cui si confonde volutamente la realtà naturale con quella apparente. Caos in cui si può sparare e dare aria all’odio latente che bolliva sotterraneo, al riparo di una tastiera. Caos in cui è sempre più difficile orientarsi, senza bussole di precisione, sestanti di navigazione e strumenti di calcolo che ci ridiano il senso di mappa, di contesto, di rotta, di reale distanza dalle cose in cui ci muoviamo e di misura, appunto.

Micromega è oggi un album voluto da Alessandro Zannier e il suo alter ego musicale Ottodix, tra arte, musica e scienza, in cui simbolicamente le grandezze fisiche del cosmo, dalle stringhe e micro particelle, fino ai sistemi di universi, sono raggruppate in nove ordini di grandezza esponenziali, passando attraverso atomi e molecole, microrganismi e collettivi di animali, cose e archivi di oggetti, arrivando all’uomo odierno, rimesso al centro di tutto, per passare poi alla Terra, al sistema solare, alle galassie e i super cluster, fino a perdersi nell’infinito ipotetico.

Micromega sarà anche una serie di mostre e di spettacoli e una piattaforma enciclopedica visionaria di contenuti consultabili in espansione continua, come il cervello di una scimmia che si evolve. Arriverà a giugno, per suggerire una sorta di Neo Illuminismo, tra scienza, ambiente e tecnologia, veicolati dal linguaggio dell’arte e della musica, discutendo insieme di “filosofisica”, un termine coniato per l’occasione. Buon ascolto e buone visioni.