Benvenuti. Presentatevi e parlateci del vostro progetto musicale…

Il progetto RaestaVinvE è il risultato di un incontro, avvenuto durante un concerto, tra due persone che si sono trovate a scrivere pezzi con una notevole sintonia, sia musicale che di songwriting: Vinvè, Vincenzo Vescera, produttore e cantautore e Raesta, Stefano Resta, cantautore e polistrumentista. E’ un progetto indipendente con un sound pop con sfumature alternative rock.

Avete pubblicato il nuovo singolo “Senza cuore”. Di cosa parla il testo? Dove è stato girato il video? Raccontateci tutto….

Il brano è, malgrado il nome, un inno all’amore. L’amore rappresentato in tutte le sue forme: da quello puro di chi viene travolto, e ne diventa devoto, fino ad arrivare a quello patologico, dai tratti narcisistici. Il brano è stato scritto da Vinvè, e Francesco Di Bella (24 grana), un grandissimo artista e cantautore dei nostri tempi. Inoltre il brano, e il videoclip cerca di esplicitarlo, parla di un’amore universale privo di età, sesso, come è giusto che sia nel 2020. Le scene outdoor sono girate a Roma, nello stupendo parco degli acquedotti. Quelle indoor in un appartamento romano, zona Piazza Bologna. Le scene in studio, presso gli Artigiani Studio laddove il brano è stato registrato, e lì è possibile vedere Maurizio Loffredo il nostro co-produttore, ed ormai il terzo RaestaVinve a tutti gli effetti.

Quali sono le differenze con i singoli precedenti?

Questo è un brano forse più noir, più rabbioso del precedente che invece è più malinconico. E’ anche più rock. Con delle tinte acide date dal rhodes e dalla batteria che ho registrato Senza Cuore è stato scritto a 4 mani da Vinvé e il suo amico Francesco di Bella (24 Grana)

Quale è la vostra massima ambizione come artisti?

Fare buona Musica, e perché no, divertirci. Ovviamente.

Quale messaggio volete trasmettere con la vostra musica?

Non fermatevi ai clichè, ai generi ben definiti. Spaziare nelle produzioni, osare e soprattutto metterci dentro se stessi.

Come valutate la situazione musicale in Italia?

In Italia la situazione attuale è, credo quella di sempre. Forse Spotify, ed i vari social stanno cambiando le regole del mercato. Forse i cantautori, che ci sono dovrebbero farsi strada in maniera strategica. In tanti lo stanno facendo, ma dovrebbero farlo anche i grandi di qualche decennio fa.

Che consiglio vi sentite di dare ad una band o ad un artista agli esordi?

Metteteci entusiasmo, ascoltate quanti più generi possibili, ma poi cercare un suono proprio. Prima lo si fa, prima ci si accorgere delle proprie unicità.

Per voi è più importante il talento o la tecnica?

Entrambi. Anche e soprattutto il culo (si può dire ?), la volontà di creare rete….

Qualche nuovo progetto in cantiere?

Pensiamo all’album. Il resto lo scoprirete strada facendo.

Lasciateci con un vostro motto….

Se stessi, sempre, e come di Riccardo Sinigallia, raccontate la verità, soprattutto nella musica.