Dopo il video “La mia notte”, il primo singolo estratto dal nuovo album, è uscito finalmente “QUALCOSA PIU’ DI NIENTE”, l’esordio discografico della band lucchese IL REPARTO PSICHIATRICO, ora disponibile negli store digitali e sulle piattaforme di streaming:
Spotify
iTunes

QUALCOSA PIÙ DI NIENTE
Qualcosa più di niente è un ricordo di una vita sognata, un viaggio onirico, immaginario, folle. La narrazione fantastica incontra l’introspezione surrealista, tra personaggi e luoghi inventati. Emerge la passione per la lettura, che si lega alla musica per il suo potere evocativo. Le parole definiscono delle immagini, colorate da suoni distorti e ipnotici. Qualcosa più di niente è qualcosa più di niente.

TRACK BY TRACK

1. La mia notte
La vita notturna dedicata alla poesia, alla musica, all’arte. “Con l’amaro in gola ho imparato bene che la notte vola quando non conviene”: bevendo caffè per restare svegli, il tempo vola quando ci perdiamo nei nostri pensieri.

2. Laputa
Un viaggio che comincia da un bicchiere vuoto su un comò, quello vicino al proprio letto, verso l’immaginario castello nel cielo Laputa, ispirato ai “Fantastici viaggi di Gulliver” di Swift.

3. Moby Dick
“Uno sguardo nell’abisso non mi basterà / nel profondo dell’oceano cosa ci sarà?”. L’oceano, misterioso e pieno di minacce, è luogo di una ricerca ostinata. Moby Dick, balena bianca del romanzo di Melville, rappresenta la sfida.

4. Oz
Fingendo di essere uno stregone, Oz (proveniente dal romanzo di Baum) si atteggia a sovrano per nascondere la sua debole identità. Attraversando il deserto dell’ignoto, una richiesta disperata al mago, “di riempire il vuoto che ho”.

5. Humpty Dumpty
Goffo personaggio estratto da “Alice nel paese delle meraviglie” di Carroll; vive distratto e affronta la realtà con noncuranza, passeggiando maldestro sul bordo di un muro. Il lato grottesco e assurdo della canzone sfocia nel ritornello, festeggiando il non compleanno dei passanti.

6. Il funerale del clown
Brano dedicato alla follia di un giullare che si prende gioco del re. Anche in punto di morte, “il buffone ride alle spalle dell’impero”. Un brano anarchico, dedicato alla perseveranza.

7. Apatia
La condizione umana causata dalla mancanza di una passione, di una motivazione. “Sento solamente un’enorme niente” è la conseguenza all’inattività, della pigrizia.

8. Ti ho preso il naso
In questa canzone delirante si gioca a prenderci il naso a vicenda: senza non riusciamo a distinguere la realtà e sorgono fuori paure inusuali come quella di vedere un drago minaccioso mangiarci la faccia.

9. Il telefono squilla
“Il telefono squilla ma io non rispondo”: descrive quel momento in cui siamo troppo concentrati in ciò che stiamo facendo, come quando si scrive una canzone

10 Il mio bambino difficile
Un viaggio introspettivo emanato dall’ assunzione dell’LSD; lo stesso tipo di viaggio che ogni artista compie quando si rifugia nel suo mondo, “lontano nello spazio, oltre ogni dimensione”. Il titolo è una citazione all’omonimo libro di Albert Hoffmann.

IL REPARTO PSICHIATRICO
Il Reparto Psichiatrico nasce dalla necessità di comunicare i propri deliri, senza filtri, senza compromessi. Sensazioni visionarie, realtà fittizie, immagini surreali sono i temi che interessano la band, che trova il suo linguaggio nella psichedelia, nel rock e nelle melodie pop.

Ad autunno 2016 entra in studio per registrare il disco d’esordio, “Qualcosa più di niente”,  in uscitail 28 settembre 2017.

IL REPARTO PSICHIATRICO E’:
Alessandro Meschi—batteria
Frida Morganti—tastiere/pianoforte
Gionata Rossi—chitarra/voce
Marco Fastidio—basso/cori