Saffir Garland, cantautore satirico al secolo Gilberto Ongaro, ha pubblicato online il 31 dicembre 2016 l’Ep “L’ira dei buoni“, contenente quattro canzoni che rappresentano il suo inizio nell’etichetta Dimora Records, dopo due album precedentemente autoprodotti (un album elettronico strumentale fatto letteralmente in casa e “Le regole sono cambiate”, registrato presso il Beautiful Bunker Studio ad Arquà Petrarca, PD).

Per questo lavoro Gilberto ha momentaneamente messo da parte il suo lato prog per far spazio a quattro brani elettronici, che affrontano alcuni temi contemporanei da un punto di vista inaspettato. “Dati personali”, brano per il quale è stato girato un videoclip alla rovescia (quindi cantando anche al contrario per far tornare le parole dritte), parla della privacy online – inesistente – ma soprattutto delle bufale che girano sul web. Non si tratta però di un’attività da debunker, perché spesso chi condivide notizie false non ha interesse a verificare le fonti: l’importante è cercare un capro espiatorio su cui riversare le frustrazioni sociali. Nonostante l’argomento, la musica è melodica e leggera.

Nel secondo pezzo si passa ad un tema caratterizzante del nostro tempo: la paranoia dei poteri forti. Nessuno mette in dubbio che esistano determinate lobby per controllare determinati interessi, ma oggi il concetto della lobby di potere è un paradigma col quale etichettiamo tutto ciò che non comprendiamo, e urliamo al complotto troppo facilmente. Ecco come nasce l’idea di invertire la rotta fondando “Una lobby per me”. Poi c’è una parodia degli appelli che i VIP fanno ai giovani perché credano nei loro sogni: ne “Il leggerismo” il presunto VIP compie un’operazione tutt’altro che incoraggiante. “L’ira dei buoni” si conclude con un brano lento e riflessivo, dal titolo “Melassa assassina”, che affronta la delicata situazione intima dei ricatti morali in famiglia. Cosa c’entra la melassa? E’ un riferimento ad un disastro avvenuto nel 1919 a Boston: un’enorme cisterna di melassa collassò, creando un’onda alta 4 metri che ricoprì parte della città. L’onda appiccicosa è la metafora di certi rapporti morbosi di parenti che intrappolano. Questo è “L’ira dei buoni“, disponibile solo online su iTunes, Amazon, Spotify e Bandcamp. Saffir Garland sta lavorando al seguito, “La calma dei malvagi”, un album di 9 canzoni che porteranno argomenti ancora più scottanti.

Biografia

SAFFIR GARLAND, nome d’arte del cantautore Gilberto Ongaro, significa letteralmente “ghirlanda di zaffiro” (con una storpiatura dall’inglese “sapphire”). In quest’immagine è racchiuso il senso di tutta la musica che viene proposta sotto tale nome: unire molte ricchezze (zaffiri, cioè le esperienze di persone fra loro distanti per storia, opinioni e estrazione sociale), sotto un unico collante naturale (la ghirlanda, cioè la musica).

Gilberto ha studiato 7 anni pianoforte presso insegnante privato, e si esibisce dal vivo dal 2007. Il nome d’arte Saffir Garland emerge nel 2012. Unico membro fisso del progetto è GILBERTO ONGARO, cantante e tastierista. Nel tempo è stato supportato da diverse band; al momento, Gilberto si esibisce in duo con BARBARA BORDIN, cantante dalla potente voce soul e corista del Summertime Choir.

PRODUZIONI

Nel 2014 esce l’album di debutto autoprodotto, “Le regole sono cambiate”.
Il 31 dicembre 2016 è uscito per Dimora Records l’Ep “L’ira dei buoni”, esclusivamente online. Attualmente si sta lavorando ad un Lp di 9 canzoni che sarà il sequel : “La calma dei malvagi”, che uscirà a gennaio 2018.

Per tutte le altre informazioni si può visitare il sito www.saffirgarland.it