1) Ciao ragazzi, è un piacere avervi qui, presentatevi ai nostri lettori…..

Ciao! Il piacere è tutto nostro! Siamo gli Smokey Punch, band pop-punk di Parma che suona ormai da diversi anni.

2) Chi sono gli Smokey Punch e, soprattutto, da cosa nasce questo progetto musicale?

Gli Smokey Punch sono una band di 5 mattacchioni che hanno voluto unire due passioni quali la musica e le feste nei week-end. Quasi tutti amici d’infanzia, abitando nella stessa cittadina, dopo diversi progetti musicali in altre varie band abbiamo deciso che eravamo pronti per un progetto nostro all’insegna degli anni 90 e della musica che ci ha cresciuti.

3) Il 9 Maggio 2018 è uscito il vostro secondo album “Don’t Play This at Home” per Maninalto Records. Di cosa parla e, soprattutto, che messaggio volete trasmettere con questo album. Che concept nasconde?

Don’t Play This At Home rispecchia un po l’ultimo anno della nostra vita. Un periodo ricco di gioie ma anche di varie difficoltà. Questo ci ha permesso di poter presentare un prodotto che non fosse solo un pop-punk da festa ma che potesse essere anche più riflessivo, più incazzato e trasmettere varie emozioni. Questo si può notare dalla diversità di atmosfere che si possono trovare nelle varie canzoni. Per quanto le tematiche di fondo siano sempre quelle che ci hanno ispirato nei lavori precedenti qui abbiamo voluto spostare il punto di vista

4) La voglia di far musica di certo non vi manca, anche se al giorno d’oggi è sempre più difficile, qual’è la motivazione che vi spinge a continuare a fare musica ed a continuare a calcare i palchi?

Senza dubbio una grande passione! Ormai siamo tutti grandicelli e andare su un palco, fare la nostra musica, trovare il riscontro delle persone è per noi un rivalsa sulla routine quotidiana della settimana e un modo per distrarci dai problemi. Quando siamo sul palco siamo solo musicisti, siamo lì per divertirci e far divertire, il resto non conta più nulla. Inoltre siamo tutti amici d’infanzia, c’è un legame e un atmosfera speciale quando siamo insieme. Gli Smokey Punch sono come una famiglia.

5) Abbiamo visto, che siete molto vicini al mondo delle cover (ovviamente tutte rivisitate in stile Smokey Punch). Come vedete le cover e, secondo voi, all’interno di un progetto di musica inedita, può essere un valore aggiunto oppure potrebbe risultare un arma a doppio taglio?

Credo che siano un arma potente se usata nel modo giusto. Noi abbiamo tutti influenze diverse e a volte ci piace riproporre quello che ci piace con uno stile nostro. Questo però non deve distogliere dal vero obbiettivo di chi fa musica propria, inventare! Fare musica scritta da altri, nell’esatto modo in cui è stata scritta, le cover band per intenderci, sono lontane dalla nostra idea di musica per quanto siano più remunerative al giorno d’oggi. Non proviamo soddisfazione nel ripetere ciò che hanno fatto altri, sia piace fare qualche cosa di nostro con i pregi e i difetti della cosa.

6)Sappiamo che avete come produttore Musicale, Vincenzo Mario Cristi, meglio conosciuto dal grande pubblico come “Vinx “cantante e chitarrista dei Vanilla Sky, come è nata questa collaborazione?

Siamo entrati in contatto con Vinx grazie a Sorry Mom!, il nostro management. Subito ci siamo trovati a nostro agio. Vinx è un grande produttore sia tecnicamente che umanamente. Inoltre, conosce il nostro genere, lo capisce e per noi non può che essere un valore aggiunto.

7) Quali sono i vostri progetti futuri?

Abbiamo un tour in programma per ottobre in Germania e stiamo lavorando per farne uno in Giappone nel 2019. Ora che il disco è uscito tutti i nostri sforzi sono sui concentrati per i live.

8) Vi ringraziamo per la vostra disponibilità, potete salutare i nostri lettori con un vostro “Motto”?

GABONATA!!!