Siamo qui con Francesco “Frank” Nobile, leader dei The Dolly’s Legend, in occasione dell’uscita con Virgin Music Group del loro nuovo album Broken songs, accompagnato dal singolo e video Piss stop.
Ciao a tutti!
Come definiresti il vostro genere?
Di solito a questa domanda rispondo che è una sorta di Grunge/Blues, ovvero i due generi che mi hanno e che mi continuano a influenzare maggiormente quando scrivo canzoni. Questo è come lo definirei per rendere un’idea generale poi, però, penso sempre che le etichette siano fini a sé stesse, soprattutto quelle che dichiara l’artista. Ho conosciuto due o tre persone per esempio che mi hanno detto che la mia musica ricorda molto i Blur… e sono rimasto stupito perché il mio background è al novantacinque per cento formato da musica americana e, per il resto, i Blur sono assenti. Curioso! 🙂
Come è nato questo progetto?
Sostanzialmente come una sfida: dopo aver ascoltato The Freewheelin’ Bob Dylan mi sono chiesto se potevo provare anch’io a fare quel tipo di musica. Così è nata The Dolly’s Legend, avevo ventidue anni, era il 2007. Dopo un centinaio di date abbondanti nel Nord Italia e una in Inghilterra mi sono preso tre anni di pausa nel 2011, 12 e 13 poi sono ripartito con, dal 2015, una band in parallelo alla mia attività solista. Con la band ho registrato metà dell’album Wolves’ Songs del 2019 e tutto The Scar Needs Time del 2022. Adesso sono tornato in solitaria, chitarra e voce, per Broken Songs, vediamo cosa accadrà in futuro.
Ci parli delle vostre ultime uscite?
Broken Songs, l’ultimo album, come ho detto è stato pensato per chitarra e voce con le chitarre (elettriche) registrate all’interno di una chiesetta sulle montagne di un paesino reggiano. Avevo in mente un certo tipo di atmosfere per questo disco e ho valutato questa opzione per dare un tocco dark agli arrangiamenti e, alla fine riascoltando l’album, era proprio quello che avevo in testa. Il disco è uscito a metà febbraio del 2024 ed è distribuito digitalmente dalla Estro Records / Virgin Music Group, lo potete ascoltare qui: https://open.spotify.com/intl-it/album/0rfNKodwQtP38wnQQSnZL1. La cosa che mi dispiace è che, al giorno d’oggi, i costi sono aumentati vertiginosamente e, purtroppo, non sono riuscito a permettermi una distribuzione “fisica” dell’album, cosa a cui sono molto legato. Per ovviare al problema ho pensato di stampare una piccola raccolta di cinquanta poesie (o testi senza canzoni) da proporre ai miei live. La raccolta si chiama And Now?. Sono ancora uno degli ultimi romantici che crede nel prodotto fisico, la musica liquida sarà comoda per certi punti di vista ma la soddisfazione di stringere fra le mani un lavoro non ha prezzo. Visto che i testi, nelle mie canzoni, hanno un gran significato ho deciso di dedicare un completo lavoro ad essi… anche come sfida personale. E a me le sfide piacciono! Se volete darci un occhio questo è il link: https://ilmiolibro.kataweb.it/libro/poesia/679939/and-now/ Grazie!
Quali gli artisti che vi hanno maggiormente ispirato?
Su tutti Chris Cornell (a cui ho anche dedicato una canzone, Lighthouse, da Wolves’ Songs), poi Bruce Springsteen, Bob Dylan, John Martyn, ovviamente i Beatles… la roba buona insomma! Mettiamo anche il Blues anni ’40 da Muddy Waters a Howlin’ Wolf, mettiamo dentro anche tutta la scena di Seattle… Sono tanti. Troppi forse 🙂
Prossimi appuntamenti live?
Sarò il 17 maggio all’Officina19 a Piove di Sacco (PD) e il 31, sempre di maggio, al Solebistro di Borgo San Giacomo (BS). Sulla pagina facebook http://www.facebook.com/thedollyslegend comunque è sempre tutto aggiornato! Grazie mille fin da ora e grazie a voi di Wezla per l’intervista! Keep on rockin’ 🙂