1) “She’s not enough” è il vostro nuovo singolo. Raccontate di averlo pensato anni fa: anche nell’idea originale sarebbe dovuta uscire una traccia così graffiante?

Quando l’abbiamo pensata, anni fa, forse eravamo ancora influenzati da sonorità più morbide. Era un momento in cui avevamo appena smesso di fare concerti cover e le caratteristiche della musica che suonavano (granfunk, stooges, ecc…) si riflettevano nella produzione di nostre idee originali. Averla incisa ora è stato un bene anche grazie all’apporto di Davide che è con noi solo da poco.

2) Parlate di un ritorno di interesse della massa nei confronti del rock: lo stile che emerge da questa traccia è quindi più un “seguire la moda” o è qualcosa che sentite completamente insito in voi?

Per una volta tanto nella vita abbiamo avuto l’impressione che quello che sentiamo completamente insito in noi potrebbe andare anche di moda. “She’s not enough” è la nostra musica, il nostro sound, ciò che ci piace di più suonare.

3) La produzione del brano è ottima, ci sono diverse finezze e delle chitarre stereofoniche molto ampie. Pensate di riuscire a replicare l’efficacia di questa traccia anche dal vivo? E quando pensate di poter tornare sui palchi?

Bella questione. Ci dovremo lavorare un po’ questo è certo e vedremo che indirizzo prendere. In genere non ci piace riproporre ai concerti esattamente i brani per come sono stati incisi. Abbiamo sempre pensato alla proposta live come qualcosa di complementare e non identico all’ascolto di un disco. Speriamo di tornare presto, soprattutto speriamo che passi questo periodo di merda. Non possiamo pensare di suonare con il pubblico seduto. Non fa per noi. Torneremo quando il nostro concerto potrà essere vissuto in libertà.

4) Una domanda sul testo: nasce da un evento autobiografico o è più un discorso che volete fare su una situazione di vita generale?  

Lello è sempre molto autobiografico in ciò che scrive. Sebbene neanche io lo so con certezza penso proprio che sia stato scritto partendo da una sua esperienza personale. Ma non glielo chiedo, preferisco rimanere con questo piccolo dubbio, tanto la questione vera è che comunque Lello vive sempre le sue esperienze personali rapportandole ad una visione di vita generale. Diciamo che il suo scrivere autobiografico diventa così, spesso, un messaggio aperto all interpretazione dell’ascoltatore.

5) Domanda di rito inevitabile quando esce un nuovo singolo: è previsto un album?

Abbiamo delle idee. Prima vorremmo ricaricare le pile calcando qualche palco. Vedremo. Certo è che fermi non abbiamo voglia di stare.