Begging God, è un brano che affronta un tema caro agli Underdocks: il rifiuto della vanità, intesa in senso letterale come vuoto che contraddistingue lo stile di vita odierno. Vuoto riempito da ogni sorta di anestetico materialistico e consumistico che tutti conosciamo.

Nel video il protagonista, impersonato dal cantante Gianluca Petrillo proiettato in una particolare dimensione onirica, si scaglia contro i “money vain lords” e i “vulgar modern dolls” rappresentati con una tecnica particolare di computer grafica realizzata da Linchio Studio. Il clip alterna così scene disegnate a scene totalmente digitali e altre girate durante i live della band, producendo un effetto di contrasto dirompente fra la realtà musicale e le visioni ispirate al testo del brano. Buona visione!

Underdocks – Biografia

Gli Underdocks vengono fondati a Torino nel 2011 dal chitarrista Carlo Fusco e dal batterista Gigi Buccomino. Dopo alcuni cambi di formazione, la lineup può dirsi completata nel 2015, con l’inserimento del frontman Gianluca Petrillo, e del bassista Andrea Novello. Pur venendo da background musicali differenti, i quattro musicisti si sono ritrovati sul comune terreno del Post – grunge, genere che li comprende, ma non li identifica, perchè trattato dal gruppo più come un set di “strumenti di lavoro” che non come una vera e propria etichetta. La linea sotterranea sulla quale si muovono e compongono gli Underdocks, infatti, percorre e fonde intuizioni e sonorità che rimandano dall’Alternative al Grunge, passando per il Rock in senso ampio – per rivolgersi ad un ascoltatore affamato di un sound diretto ed energico, oppure, perché no, anche a qualche nostalgico della buona musica “nuda e cruda” propria dei 90s.

Potendo già contare su un seguito di pubblico diversificato ed internazionale, gli Underdocks hanno cominciato a comporre i brani del loro debut “Burnt” con il precedente cantante, Corrado Macchiarelli, il quale si è occupato assieme a Carlo Fusco sia delle melodie sia dei testi. Gli arrangiamenti sono stati invece opera dell’intera band, nella quale all’epoca militava anche il bassista Davide Trimboli. In seguito ai cambi di formazione, la band ha quindi avuto modo di lasciar “decantare” i pezzi nelle proprie “memorie musicali”. Non stupisce quindi che, in fase di registrazione assieme a Gianluca Petrillo ed Andrea Novello, i brani siano arrivati ad assumere quella potenza d’impatto sincera, diretta e priva di fronzoli che è la cifra caratterizzante degli Underdocks oggi.

Per gli Underdocks la musica è infatti una valvola di sfogo per frustrazioni e pressioni del passato, da cui derivano i testi rabbiosi contenuti nel debut album “Burnt” – più che un disco, un vero e proprio falò di fantasmi, fuso all’interno di otto tracce dense e magnetiche. “Burnt” è certamente il risultato di un’operazione artistica, ma anche di “artigianato” della musica, essendo in grado di appropriarsene, impugnandola e lavorandola nel dettaglio, anche grazie al missaggio ed al mastering curati da Christian Coccia.

La band, inoltre, non ha mai perso occasione per esibirsi dal vivo e per misurarsi con contest e concorsi (El Barrio, Hiroshima, Mc Ryan’s, Caffé Liber, Limo In The City, etc…). Così, appare ovvio che gli Underdocks venissero notati dall’etichetta discografica indipendente Areasonica Records, e nel 2015 decidesse di pubblicare per questa “Burnt”.

Members:
Gianluca Petrillo: lead Vocals
Carlo Fusco: electric guitar and Backing vocals
Andrea Novello: Bass and backing vocals
Gigi Buccomino: Drums