Cominciamo con un’introduzione per l’album in questione:

10 le tracce di questo album, un alternative metal fortemente contaminato dall’elettronica. Tagliente, passionale, sanguigno, acido, cattivo

E’ proprio così, è davvero il cattivo il sound di Niamh, cattivo mai come adesso in un panorama indie italiano dove spesso la cattiveria sonora è difficile da trovare. In “Supersonic” troviamo ritmiche poderose, elettronica congegnata in modo geniale per stimolare i nostri pensieri, la nostra fantasia e per dare una tregua dal sound massiccio che la band propone. Troviamo pure alcuni brani che sono opportuni per elettrizzarci, sono i brani “giusti” per chi ama l’alternative metal, il metalcore, il nu metal e il depressive rock. Come non notare alcuni riff sferraglianti che sono come il marchio di fabbrica di Supersonic insieme alle parti electro ariose e gotiche. Non c’è che dire, Niamh è una band che sa come far scatenare le masse con un metal tormentato, pieno di pathos, un metal corpulento diretto anche ai nostri pensieri oltre che “alla pancia”.

Alcune band non cambiano, non si evolvono. Non è il caso di Niamh che con il suo percorso musicale sta disegnando una traiettoria ben precisa e ben consapevole di quello che succede nell’odierno alternative metal. La loro evoluzione è tangibile ed è davvero una bella cosa poterla constatare. Chissà cosa riusciranno a combinare ancora per il futuro….