Ci parlate del vostro percorso artistico fino a qui?

Nasciamo a Biella provincia in Piemonte nel Giugno 2006, in studio abbiamo realizzato un demo, un promo, un ep e quattro album fra cui l’ultimo in promozione “Hell Or Reality”. Abbiamo preso parte a tour Europei ed extra Europei, suonato in svariati contesti tra festival e locali, principalmente del nord Italia. Nel corso degl’anni abbiamo affinato la line-up fino a ottenere quella ottimale e attuale formata da V alla batteria, Jack alla voce e Simo alla chitarra oltre alle parti di basso presenti in forma digitale all’interno dei nostril brani.

Quali artisti sono i vostri miti? A chi vi ispirate particolarmente?

Molto difficile rispondere a questa domanda perché bisognerebbe fare una lista di nomi davvero lunga. Ogni componente della band porta le proprie influenze musicali nel processo compositivo di ogni brano e non abbiamo mai escluso nessun genere da tale processo. Infatti spaziamo da band come gli Emperor ai Jamiroquai, ma logicamente ci sono poi delle band insormotabili come: Pantera, Slayer, Led Zeppelin, Fear Factory, Marilyn Manson, Grip Inc., Korn, Sepultura, Slipknot e tanti altri di svariati generi musicali.

Quando e come è nata l’esigenza di realizzare “Hell or reality”? Dove è stato registrato? Insomma raccontate tutto per bene….

Hell or Reality nasce dall’accordo con la band e l’etichetta “Ghost Record Label” per poter far uscire un prodotto nuovo, più maturo, ben strutturato, per valorizzarlo al meglio con la nuova casa discografica, ed ottenere un bacino più ampio di ascoltatori e fan. Il Full-leght è stato registrato presso il “RealSound studio” di Langhirano (PR) dove, con l’aiuto di Cristian Coruzzi (produttore “RealSound studio”), abbiamo sviluppato un prodotto unico e decisamente più maturo rispetto ai lavori precedenti. Come tutti i nostri album anche questo è un concept-album e tratta le tematiche della dipendenza da dispositivi tecnologici, dai social e della distorsione della realtà in cui ci si imbatte sempre più spesso. Abbiamo trattato aspetti anche psicologici legati a questi temi come, ad esempio, la rabbia e cattiveria che si puo’ scatenare on-line senza preoccupazioni di sorta, rendendo le persone asettiche agli aspetti sociali fra individui. Secondo noi questo lavoro trasmette esattamente ciò che volevamo e cioè che siamo una band matura e pronta per responsabilità e palchi importanti.I lavori precedenti hanno contribuito molto ad aiutarci a trovare la nostra dimensione definitiva come line-up, identità sonora e immagine. Ci sentiamo ora una cosa sola, infatti la svolta definitiva è stata proprio la scelta di rimanere un trio e non cercare un quarto elemento e nel disco tutta questa solidità e compattenzza crediamo sia evidente all’ascolto di “Hell Or Reality”.

Quale è la vostra massima ambizione come artisti?

Sicuramente, le nostre aspettative sono di arrivare il più in alto possibile, non fermandoci mai e lavorando sempre al meglio per dare ai nostri ascoltatori un prodotto nuovo, variegato ed ascoltabile sia dal ragazzino che inizia a scoprire il mondo metal alla vecchia guardia sempre alla ricerca di nuovi ascolti.

Quale messaggio volete trasmettere con la vostra musica?

Dall’ultimo nostro lavoro “Hell Or Reality” e come ogni altro concept album che abbiamo fatto uscire, vogliamo comunicare e trasmettere problematiche di ambito sociale, dando una nostra personale interpretazione sia con la musica e sia con le parole agli aspetti della vita di tutti i giorni, cercando di coinvolgere l’ascoltatore nelle nostre idee e nei nostri pensieri, mai andando a toccare però per nostra scelta argomenti politici e/o religiosi.

Come valutate la scena metal in Italia?

La scena metal italiana a nostro giudizio è molto particolare, dove molte band valide faticano a trovare il proprio spazio per eventi live, spazio a volte ricoperto dalle solite formazioni (in rotazione negli oramai pochi locali che propongono eventi live) o dalle solite “Tribute-band” che fanno da padrone perchè l’ascoltatore medio preferisce ascoltare brani famosi e già conosciuti che testare ed ascoltare nuove proposte. Questo fa si che le band non riescano a ritagliarsi il proprio giro di locali e fan per accrescere il loro bacino di ascolti.

Che consiglio vi sentite di dare ad una band o ad un artista agli esordi?

In prima battuta, sicuramente, di credere in quello che stanno facendo, andando dritti per la loro strada, provando assiduamente in sala prove e cercando di dare ad ogni ascoltatore durante ogni live o durante l’ascolto dei propri brani un’esperienza nuova e adrenalinica. Se cercate un etichetta o un’agenzia di Booking, trovate qualcuno che creda fermamente nel Vostro progetto e non finti agenti che vi vogliono in Rooster solo per avere un reddito mensile dalla vostra band, senza lavorare per rendere il Vostro progetto unico ed appetibile.

Lasciateci con un vostro motto….

Come ogni fine concerto, il nostro motto rimane sempre unico ed indissolubile…Stay Fucking Scrape!!