1. Ciao Stefano, presentati brevemente ai nostri lettori.

Ciao a tutti. Che dire…sono una persona ansiosa ed ho la capacità di cambiare umore con una accelerazione da 0 a 100 in 2 secondi, una persona simpatica. Sono un musicista a cui piace scrivere canzoni e cerca, in qualche modo di cantarle; pertanto non posso definirmi un cantante, tanto meno cantautore.

2. Puoi fare un breve riassunto della tua carriera musicale e del tuo progetto?!

Sarò breve, giuro. Inizio a suonare nelle prime band all’età di 15 anni come pianista e tastierista, sono sempre stato affascinato dai synth, con tutte quelle manopole da girare. Ho avuto la fortuna di poter suonare molti generi musicali, rock, blues, swing, pop, reggae. Nel frattempo ho sempre scritto canzoni, seguivo semplicemente il bisogno di farlo. Immaginavo che un giorno qualcuno avrebbe cantato le mie canzoni, fino a che nel 2011 presi la decisione che sarei stato io a cantarle; mi stavo affezionando, ne ero diventato geloso. Così con un misero budget a disposizione ed in punta di piedi, registro il primo disco che ho pubblicato nel 2012 con il titolo “Ritagli di tempo”. Il gioco mi piaceva e funzionava, almeno a livello locale, di isolato. Così nel 2015 pubblico il secondo disco dal titolo “Lo chiamavano Parafango”. Tengo a sottolineare che in quegli anni avevo messo in stato di quiescenza i synth, con le loro belle manopoline, per perdermi felicemente nel mondo della musica folk e dei acustici, in quel periodo ascoltavo solo Capossela e Mannarino. Nel secondo disco ho provato un timido tentativo di cambiamento, che sono riuscito a realizzare in modo più evidente in questo ultimo lavoro, dal titolo “Non voglio essere normale”. Sono stato breve?!

3. Abbiamo avuto il pacere di pubblicare il tuo ultimo video, qual è il messaggio celato dietro il tuo ultimo lavoro?!

Il piacere è mio. La canzone prende vita una sera d’estate che mi trovavo a Grosseto da solo, stavo facendo una passeggiata per il centro quando mi sedetti su una panchina della piazza del centro città, guardai il mio smartphone, alzai gli occhi e come in un flashmob, vidi tutte le persone chine ognuna sul proprio telefono; solo un piccolo gruppo di bambini stava giocando con la palla. E’ stato un attimo e subito è apparsa nella mia testa la frase “non ci parliamo più”, insieme alla melodia che potete ascoltare nella canzone. Successivamente ho potuto riflettere sul fatto che siamo vicini l’uno all’altro, ma al contempo siamo distanti. Ognuno di noi è impegnato in un solitario e stravagante viaggio che porta lontano da tutto e da tutti. Siamo distanti anche da noi stessi, cosicché non ci riconosciamo più la mattina quando ci riflettiamo nello specchio.

4. C’è in previsione anche un secondo singolo e relativo album?!

A breve uscirà l’album dal titolo “Non voglio essere normale” in formato digitale; invece, per chi fosse interessato ad acquistarlo nel formato fisico, può farlo contattandomi direttamente tramite il mio sito (www.stefanonottoli.com) o la mia pagina Facebook (Stefano Nottoli). E’ in progetto un altro video, ma ancora non abbiamo definito i tempi.

5. Come giudichi la “scena” musicale in Toscana e in Italia?!

C’è un grande fermento, sia in Toscana che a livello nazionale. Ci sono molte uscite discografiche ed a volte è difficile seguirle tutte. Molte di queste sono particolarmente interessanti; a livello toscano mi piacciono molto gli Esterina (miei concittadini), Tommaso Novi, mentre artisti di respiro nazionale mi piacciono molto Edda, Colapesce, Brunori Sas, in questo periodo sto ascoltando l’ultimo disco di Motta, un capolavoro. Tutto questo fermento rende il lavoro più frizzante e crea molti stimoli utili nella ricerca di essere più autentici. Quando siamo in tanti, tanto vale essere se stessi.

6. Hai delle date o un tour previsto per il futuro?!

Sabato 9 giugno farò una presentazione con intervista presso lo Sky Stone & Songs a Lucca, un negozio di dischi che invito a visitare se passate da Lucca. Il 15 giugno invece, farò il Release Party in un posto particolare, il negozio della Moto Guzzi, sempre a Lucca. Il 22 siamo a Castelnuovo di Garfagnana…e poi altre date che sto trattando con il booking. Sul sito www.stefanonottoli.com trovate le date dei concerti costantemente aggiornate.

7. Puoi salutare il nostro pubblico?!

Certamente e molto volentieri! Prima di tutto ringrazio voi della redazione, per l’intervista e per lo spazio dedicato. Infine mando un abbraccio immenso a tutti coloro che leggeranno l’intervista, sperando di vedervi ad un mio concerto, così da poterci abbracciare stretti stretti, con le ascelle pezzate.