Questo singolo mescola in modo efficace molte sonorità tipiche della musica dance elettronica di qualità: partendo dal jingle iniziale del sintetizzatore che ricorda gli intramontabili anni ’90, per poi passare a un riff ostinato di chitarra elettrica reale che segue la struttura armonica presente in molti brani alternative anni 2000, voce filtrata ed echo a tempo presenti invece in molti brani dance contemporanei.
Una bella scelta di incastri ritmici e sonorità differenti ma ben equilibrate, tipiche del pop-dance, seguiti da un ingresso del basso slap reale e controtempi di rullante alla Daft Punk.
Quello che colpisce è la complessità della struttura, che in soli quattro minuti aggiunge e toglie spesso strumenti d’accompagnamento o lead, variando sempre ritmica e favore dell’orizzonte sonoro, una scelta più da “background music” che da dance pura.
Il brano è etichettato come “electro”, ma è difficile connotarlo solo in questa direzione per la scelta stilistica tesa a valorizzare anche il pregevole contributo artistico degli strumenti “veri”, che dona al brano una musicalità da colonna sonora, infatti la vedrei bene come sottofondo per un videogioco automobilistico o in un Fast and Furious.
Complimenti anche per l’eccellente e bilanciatissimo mixaggio gradevole e non esasperato.
a cura di Marco Germani
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