I Khali sono un trio di Roma e pubblicano il nuovo progetto “Tones Of The Self Destroyer“, post hardcore con particolari riff groove, l’equivalente del classico pugno allo stomaco capace di lasciarci senza respiro, un concentrato furente di thrash-core devoto in toto alla causa dei Mastodon o se preferite dei Savatage, con il risultato sconcertante (nel buon senso della parola) di dare vita a velocissimi, meccanici e tiratissimi 40 minuti.

A spiccare troveremo la prestazione vocale di Cristian, autentico mattatore dell’opera in questione. Il nostro è praticamente una creatura tanto indiavolata quanto viscerale, disposta a compromettere ogni oncia del proprio essere a favore dell’opera artistica in questione. Le rasoiate si susseguono con un tiro ritmico assolutamente efficace, ben propenso a fornire prima densità e poi sensi di stordimento praticamente costanti.

Se saremo capaci di andare oltre il riferimento ovvio che ci accalappierà subito alla gola potremo godere di un disco realmente selvaggio, ricco di spunzoni “fastidiosi” che non stanno a guardare in faccia niente e nessuno (ah, le tipiche frasi di circostanza che mi vengono incontro). Un primo passaggio che passa forse in sordina, ma che poi sputa e si evolve, facendo virare “Tones Of The Self Destroyer” nella nostra direzione in tutta potenza (un che di magico al suo interno, qualcosa che andrà accomunato alla dose di professionalità immediatamente respirabile).

Non riesco proprio a scegliere qualcosa di preferito al suo interno, diciamo che l’album è omogeneo, così come inizia, finisce, la sua funzione di grosso masso è pienamente mantenuta nel tempo e ogni tentativo di emettere una preferenza finisce ben presto fuori dai pensieri o radar in questione. Il raggiumento del vero stordimento è l’obiettivo primario ed essenziale ordito dei Khali, i quali non smettono per un solo momento di bombadarci con trovate ora aggressive, ora volgari ma comuque sia sempre dolenti e presenti. Pugni che arrivano tutti a destinazione per una quarantina di minuti di palestra casalinga.