1) Ciao Makepop, presentati al nostro pubblico!

Ciao, i Makepop sono un progetto musicale che propone anche uno stile vita e una filosofia a monte. Il nostro proposito è di rivalutare la canzone come momento di libertà creativa: si da importanza alla melodia, all’armonia e ai testi e non si segue nessuna moda specifica (forse tutte). Do retta a quello che la musica suggerisce durante la composizione dei brani, seguo l’istinto e il suggerimento del processo creativo stesso.

2) Makepop… Come, Dove e Quando?!

I Makepop esistono da tantissimi anni e hanno preso diverse forme nel corso del tempo. Il co-fondatore assieme a me fu Luca Cicchelli e mettemmo su un gruppo tra Roma e Torino, ora la band è cambiata molto nel sound ma non nello spirito. Il concetto Makepop è stato attraversato da diversi musicisti fino a trovare il filtro e l’habitat migliore nella formazione odierna…ma chissà cosa ci riserva e riversa il futuro.

3) “Hell And Paradise” è il tuo nuovo singolo, ce ne vuoi parlare?!

“Hell and paradise” è principalmente una canzone d’amore che parla di una separazione tra due individui, estendendo il discorso alla divisione tra bene e male che, in noi e nei nostri rapporti, trovano un equilibrio spesso difficile da mantenere o sostenere. La separazione può essere il processo di un unione più solida (come fa intendere il finale della canzone). Il brano ha una struttura circolare sia come testo che come musica; le frasi si muovono in contrasti e opposizioni fino alla fine in cui l’ultima frase mette pace o eterna guerra ad ogni conflitto, unificando il concetto di bene e male in una scelta che può essere liberamente consapevole o inconsapevole.

4) Qual’è il tuo sound di riferimento?!

Difficile dire quale non lo sia. Sicuramente tutta la musica pop-rock-alternative con cui sono cresciuto tra la fine dei 90 e il 2005, prendendo anche molta ispirazione dai grandi artisti degli anni 60-70-80, come David Bowie, i Queen, Billy Joel, John Lennon, Lou Reed, e da qualsiasi rumore esistente.

5) Cosa ti aspetti del tuo futuro?!

Dal punto di vista artistico mi aspetto di realizzare tutto ciò che ho in mente (che non è poco) e di continuare a essere me stesso, tra demolizioni e ricostruzioni.

6) Come giudichi la situazione musicale in Italia?!

Non saprei bene come giudicarla. Nella mia città, Torino, c’è un fermento musicale incredibile: tanta gente piena di talento e bravissimi musicisti coi loro inediti. Posso dire di vivere in un costante arricchimento umano e artistico. La situazione delle radio e della televisione, e di tutto ciò che è mainstream, invece la trovo molto statica e c’è poco spazio per cose nuove; ma è una piccolissima parte del mondo musicale e, anche ha in mano tutti i più grassi (e non grandi) mezzi di comunicazione di massa, fortunatamente si può trovare musica ad ogni angolo di strada, nei locali, ed è spesso lì che ha l’effetto più incisivo, sia per l’artista che per il pubblico, senza media-zioni ulteriori a quelle che già ci portiamo dentro.

7) Lasciaci con il motto marchiato Makepop!

Makepop vi lascia con il motto del giorno: ” Prendete sul serio il fatto di non prendervi sul serio!”