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Siete appena usciti sul mercato discografico con un nuovo ep. Potete presentarlo ai nostri lettori?

Ciao a tutti e grazie per questa intervista, sono Fabio, il batterista… si, e’ da poco uscito il nostro nuovo Ep “AMORNERO”… se vogliamo presentarlo, direi che e’ un disco che racchiude quello che noi siamo, e’ l’unione delle nostre esperienze musicali, e’ un disco genuino, semplice e diretto…

Come si è formata la vostra band e quali sono le vostre origini?

Il progetto AMORNERO nasce nell’anno 2015 da una mia idea ed esigenza personale dopo le esperienze con i MATT CADILLAC & THE SHOOTS e IL VILE. Nel Novembre 2015, con la prima formazione, abbiamo pubblicato il primo lavoro discografico “LA FATA DEL MIELE” , un mini EP di tre tracce, uscito per l’etichetta indipendente VDM Records, seguito dal video ufficiale del singolo “ LA FATA DEL MIELE “. Ma agli inizi del 2016, ci siamo fermati, causa vari impegni musicali di ciascun membro…. fino ad arrivare agli inizi del 2017, quando ho ripreso in mano e dato vita al progetto, cambiando completamente formazione, e dando una nuova veste agli AMORNERO. La ricerca e’ stata fatta su musicisti di esperienza, e gia’ abituati a calarsi in progetti di inediti… L’idea e’ quella di unire il cantato in Italiano, a sonorità più internazionali, spaziando dal rock al blues, al funky, all’hard rock, cercando sempre di dare un tocco personale e la giusta dose di modernità ai pezzi, ricercando determinati tipi di suoni e soluzioni per stare al passo coi tempi odierni. I nuovi AMORNERO sono formati da Emanuele Lamorte alla voce, Frenk Alberganti alla chitarra e cori, Francesco Occhipinti al basso, e Fabio Pedolazzi alla batteria… Da poco abbiamo inserito in formazione Alice Randazzo, ai Cori.

Come è nato invece il nome della band? Parlate anche della cover del disco…

In realtà e’ nato così per caso, alla base non ha un significato specifico, abbiamo sparato a caso, suonava bene, ci è piaciuto, e l’abbiamo tenuto.

Abbiamo definito il vostro sound “ribelle”. Secondo voi come vi percepiscono i vostri ascoltatori?

Ci piacerebbe capirlo e saperlo… speriamo semplicemente che apprezzino quello che facciamo!

Che peso hanno i testi nelle vostre canzoni?

Per quanto riguarda i testi, abbiamo cercato, anzi, ha cercato (Emanuele), di scrivere ed esporre le proprie emozioni, avvenimenti, nel modo più semplice e diretto possibile, facili da percepire all’ascolto…

Come prendono forma le vostre canzoni?

Non abbiamo una linea definita e precisa sulla composizione dei pezzi: possono nascere dopo una jam, o Frank arriva con un riff di chitarra, ce lo fa sentire, e da lì iniziamo a lavorarci…

Quali sono gli elementi della vostra musica che possono incuriosire un vostro potenziale ascoltatore e quali sono quindi le qualità principali del vostro nuovo ep?

Credo che sentendo il nostro EP, si possano percepire rimandi agli anni 70, quindi ai nostri maestri, ma anche a sonorità più moderne, come nella traccia che chiude il disco “Passeggeri”… Abbiamo voluto fare un disco rock, ma a 360 gradi, senza fossilizzarsi troppo su un genere specifico, ma variare, per far si di non annoiare l’ascoltatore quando sente il disco…

Quali band hanno influenzato maggiormente il vostro sound?

Non abbiamo una band in particolare, stiamo cercando di tirare fuori un nostro sound, avendo da poco anche inserito i sintetizzatori…

Quali sono le vostre mosse future?

Beh… prima di tutto cercare di suonare il più possibile, che non e’ facile… intanto stiamo lavorando su del nuovo materiale, e poi vedremo cosa ci riserverà il futuro!

Come giudicate la scena musicale italiana e quali problematiche riscontrate come band?

Bella domanda… potrei stare qui ore e ore a parlare di questa cosa, ma brevemente ti esprimo un semplice mio pensiero… credo che in Italia, in primis, ci sia un problema culturale, aggravato dalla presenza di talent, dalle crisi economiche, dall’uso sbagliato dei social. Personalmente penso che ci voglia un po’ più di coraggio da parte di tutti per cercare di far tornare l’Italia ad essere un’eccellenza anche nella musica. I musicisti bravi, molti addirittura superlativi, non mancano in Italia, questo è innegabile. Manca la curiosità, la voglia di supportare le nuove band e la musica emergente in generale e parlo di vera musica, quella fatta con il cuore e il sudore…e mi fermo qui!

Per concludere indicate dove trovare la vostra musica….

Allora ragazzi, seguiteci e seguite la scena indipendente ed emergente in Italia, ce n’è veramente bisogno di questi tempi, ma solo grazie a voi possono cambiare le cose. Per quanto riguarda noi, ci trovate sui vari social, quindi Facebook, Instagram, YouTube, sulle varie piattaforme digitali per ascoltare il nostro disco, ma anche nel circuito Feltrinelli, dove potete ordinare il disco chiedendoci il codice per acquistarlo. Ma soprattutto venite ai nostri concerti!!!! Ciao a tutti, e grazie per lo spazio a noi dedicato!