Chi siete? Descrivete brevemente il vostro progetto musicale….

Il progetto Deflag è nato da un’idea del chitarrista Lorenzo e del bassista Alessandro (Picci). Dopo lo scioglimento del loro ultimo gruppo avevano entrambi ancora bisogno di esprimersi musicalmente. Tramite conoscenze comuni poi sono entrati nella band Fabio alla batteria e Daniele alla voce.

“Let Us All Unite!” è il vostro ep. Sotto che spirito è nato? Cosa avete provato quando è stato pubblicato?

Quando siamo riusciti a trovare tutti i componenti della band avevamo già pronti un bel po’ di pezzi da registrare e suonare live. Purtroppo il tutto è capitato quando è scoppiata la pandemia e quindi abbiamo dovuto rimandare, come tutti del resto. Durante il lock-down abbiamo comunque deciso di non fermarci e registrare i primi cinque pezzi, cercando di dare un senso costruttivo a questa pausa forzata e di unirci insomma per combattere contro un qualcosa di negativo, da qui il titolo Let Us All Unite!. Vederlo pubblicato dopo mesi di attesa e di difficoltà, causa pandemia, è stato davvero una bella soddisfazione, soprattutto vedendo i feedbacks molto positivi di chi ci ha ascoltato.

Essere emergenti ora. Che Italia discografica vi trovate davanti?

È tutta passione, è una scelta. Lo capisci quando torni alle 3 di mattina dopo aver fatto 200 chilometri per suonare mezz’ora, ti sei divertito e non vedi l’ora di rifarlo. Accetti un investimento a perdere di tempo, energie e soldi, consapevole però che hai scritto il testo e la musica che hai sempre voluto scrivere e suonare alla massima potenza. Sei consapevole del fatto che culturalmente la musica metal più famosa è una nicchia e che quella underground, di cui fai parte, vive davvero sottoterra: per avere una manciata di date devi fare centinaia di telefonate e aggrapparti a tutti i contatti che hai per organizzare un concerto. Perché, anche se davvero non ne capisci il motivo, a volte band e locali non parlano lo stesso linguaggio: alle une serve un palco e agli altri serve la musica. Sembra semplice, invece non lo è. Ma in fondo, anche questo fa parte del circo degli emergenti. Quindi storci il naso e vai a scrivere un’altra canzone. Per quanto riguarda la situazione discografica italiana, purtroppo lo scenario non è né un bel vedere né benché meno un bel ascoltare. Pensiamo solo al fatto che le più potenti case discografiche sono i talent show.  Sembra che la proposta musicale sia sempre la stessa, soprattutto dal punto di vista compositivo, e che la scena sia satura di auto-tune, featuring e hit dell’estate.

Come valutate la situazione musicale in Italia?

Sicuramente in Italia oggi c’è un certo fermento in ambito metal, in tutte le sue sfaccettature. Negli ultimi anni sono emerse tante band di grande qualità che nulla hanno da invidiare a quelle di scene più blasonate. Il problema sta nel mancato ricambio generazionale. I generi estremi sembrano avere poco appeal verso i più giovani, col risultato che band ottime hanno spesso una scarsa risposta di pubblico.

Quali sono gli artisti che influenzano le vostre scelte musicali?

Domanda difficile. Diciamo che abbiamo influenze che spaziano dal thrash all’hardcore, dal crossover a qualcosa di più melodico/sperimentale.

Talento, studio e tecnica. Come si devono intrecciare in una band?

Ovviamente queste qualità sono molto importanti per portare avanti un progetto, ma quello in cui crediamo di più è la passione che mettiamo in quello che facciamo, perché è questa la vera chiave, secondo noi, per poter trasmettere a chi ti ascolta la tua stessa energia.

Qualche aneddoto, episodio particolare che vorreste raccontarci?

Vedere scapocciare colui che ha registrato l’EP, il caro Diego Cattaneo, amico da 25 anni nonché persona professionale, pacata, composta fino alle fasi di registrazione, mix e master. Vederlo scapocciare in studio è stata l’ennesima conferma dell’ottimo lavoro fatto insieme.

Potete anticiparci qualcosa sui vostri prossimi progetti musicali?

Abbiamo pubblicato da poco il nostro primo EP “Let Us All Unite!”, ma abbiamo già altro materiale in cantiere pronto per essere registrato. Al momento ci stiamo muovendo per cercare più concerti possibile e presentare live il nostro materiale a più gente possibile.

Lasciateci con un vostro motto….

Let Us All Unite!