I “The Fottutissimi” donano come sempre una perla rara in questo momento grigio fatto di trap autotunata, rockers di convenienza, mediocri vincitori di talent e vecchie glorie che ripropongono sempre la solita minestra riscaldata.

Già dai primi secondi del nuovo singolo si percepisce la volontà di confezionare un prodotto “vero” fatto di plettrate energiche, amplificatori belli caldi, martellate sulle pelli e urla liberatorie, sembra quasi di essere insieme a loro in sala prove con una birra ghiacciata e di essere inondati dal volume e dalle vibrazioni dei bassi. Dopo tanti mesi di reclusione e un futuro che si prospetta non proprio roseo questo è il messaggio che ci arriva: dare il massimo e spingere tutti insieme quando si può, per fotografare un momento importante e liberatorio.

Il sound è punk rock puro e duro, inutile fare paragoni con altri perché si parla di una band “contemporanea”, che mescola sonorità vintage con altre più moderne ed attuali, potrei citare i Ramones come gli Offspring o i Foo Fighers, un bel mix di rabbia e potenza che sfocia in un ritornello cantabile con una bella progressione di accordi e la coda finale nella quale si alza la tonalità (espediente tipico del pop), per chiudere con un tecnicismo strumentale degno di nota.

Non posso che sperare di vedere presto i The Fottutissimi live nei pochissimi locali che danno spazio agli inediti, in questo paese che ormai vive di tributi e personaggi modaioli.

A cura di Marco Germani

Link per lo streaming: https://open.spotify.com/album/1bzKhyL9snItTjGTezEL4b