Appena schiaccio il tasto play ci sento subito un artista molto interessante che ho visto dal vivo qualche anno fa, che mi colpì subito, ma che purtroppo, come spesso succede con la musica di qualità in Italia, non è mai arrivato al grande successo commerciale, ovvero: Umberto Maria Giardini, in arte Moltheni.
Tempi interessanti ha quelle sonorità li, liriche ricercate, molto belli gli arrangiamenti e la voce, voce che in alcuni momenti mi rimanda anche al buon Agnelli.
Molto curato il sound, dicevamo, e da cantante quale sono, un punto in più va sicuramente ai cori, taglienti come lame di rasoio, che danno quella cadenza ripetitiva tipica degli anni 90, l’ultimo decennio interessante per il rock e per il grunge.
Si perché in Tempi interessanti ci sento anche del grunge, quelli dei grandi Screaming Trees (e qua ragazzo, ti ho fatto davvero un gran bel complimento!)
Per finire, Tempi interessanti nasconde al suo interno anche qualcosa di Pierpaolo Capovilla (Tu sai fare altrimenti).
A cura di Andrea.
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