1)Quali sono le vostre principali influenze musicali?

La nostra produzione deriva da una forte passione per la musica elettronica, house in particolare. Sicuramente posso citarti i Daft Punk su tutti, ma anche il mondo della cosiddetta “French Touch” (Modjo, Mr. Oizo, Benjamin Diamond, The Supermen Lovers). Tra le band “vere e proprie”, invece, non posso escludere dalla lista i Jamiroquai, grandissima fonte d’ispirazione soprattutto per il nostro chitarrista Davide e il nostro bassista Simone, i Phoenix e i Moloko.

2)Come è nata in voi la passione per la musica?

E’ un po’ come chiederci se è nato prima l’uovo o la gallina… la musica accompagna l’uomo fin dalla notte dei tempi, pertanto crediamo che la passione per la musica sia dentro di noi dalla nascita. Noi possiamo ritenerci fortunati perché da questa passione è nato un progetto che non è solo musicale, ma anche umano. Abbiamo dato vita ad un gruppo di quattro amici, prima di tutto.

3)Avete suonato in altre band prima di questo progetto?

Si, un po’ tutti e anche insieme in band diverse. L’unica vera new entry è stata la nostra cantante Giulia, che comunque si porta dietro un bagaglio d’esperienze mica da ridere, anche come solista. Per quanto riguarda noi maschietti invece, abbiamo sempre avuto in comune progetti orientati all’elettropop e proponendo sempre brani inediti.

https://www.youtube.com/watch?v=vPVPbVb9SR4

4)Come prendono forma le vostre canzoni? E i vostri testi?

Tutto parte da un’idea di qualcuno. Abbiamo la fortuna di essere tutti “autori”, quindi chi ha un’idea da proporre, la realizza e la condivide immediatamente con gli altri. In questo senso, per la creazione dei nostri brani, è fondamentale il supporto fornitoci dalla tecnologia odierna, che ci permette di poter registrare e condividere un brano senza bisogno di muoversi da casa propria (“The Room” fino in fondo…). In sala prove, invece, avviene l’assemblaggio del pezzo. Ne decidiamo la struttura e ne realizziamo l’arrangiamento. Insomma ci viviamo tutti insieme la parte più divertente. Il confronto è costante, perché in ogni momento abbiamo la possibilità di proporre idee e di discuterne. Siamo un gruppo molto “vivo” e cerchiamo di trasportare questa vivacità nella nostra musica. I testi sono invece un lavoro a quattro mani tra Andrea e Giulia, vengono realizzati spesso in sala prove e scritti abbastanza di getto… non ci piace pensare molto, preferiamo l’istinto.

5)Come descrivereste il vostro progetto musicale a coloro che non lo conoscono?

Sicuramente se hai voglia di ballare, hai messo su il disco giusto! In una nostra canzone si possono trovare numerosi e, soprattutto ben assortiti, riferimenti alla musica che ha fatto ballare l’uomo da quarant’anni a questa parte. Inoltre siamo anche grandi appassionati di voci, di canto, e quindi cerchiamo di proporre arrangiamenti vocali originali e mai ripetitivi. In tutto il disco è presente una forte tendenza al divertimento, alla voglia di vivere la vita in ogni sua sfumatura, positiva o negativa che sia.

6)Parliamo del vostro nuovo disco Wake myself up. Come è nato? E’ stato difficile registrarlo? Parlateci anche delle sue sonorità…Insomma raccontateci tutto…

In “Wake Myself Up” abbiamo cercato di racchiudere tutto ciò che nella musica ci piace prima ascoltare che suonare. Quindi vi abbiamo inserito ritmiche funky di chitarra e groove di basso pregni di citazioni “disco”, i synths sanno essere potenti quando serve, ma delicati e d’atmosfera all’occorenza, in pieno stile electro-house europeo. Le melodie vocali, invece, sono spesso cariche di sfumature che ricordano le grandi star dell r’n’b. Il disco è nato proprio come coronamento della nostra attività creativa, è la nostra scatola dei segreti, nella quale sono racchiusi i nostri sentimenti più profondi trasformati in musica. La realizzazione del disco è stata relativamente veloce, in quanto già in sala prove avevamo le idee molto chiare ed avevamo già registrato dei demo per capire se eravamo vicini o meno al risultato che volevamo ottenere. Due giornate in studio di registrazione ed ecco, grazie anche all’aiuto del preparatissimo Luca Motto, pronta la nostra prima “creatura”.

7)Ci parlate un po’ del vostro background musicale?

La nostra produzione deriva da una forte passione per la musica elettronica, house in particolare. Sicuramente posso citarti i Daft Punk su tutti, ma anche il mondo della cosiddetta “French Touch” (Modjo, Mr. Oizo, Benjamin Diamond, The Supermen Lovers). Tra le band “vere e proprie”, invece, non posso escludere dalla lista i Jamiroquai, grandissima fonte d’ispirazione soprattutto per il nostro chitarrista Davide e il nostro bassista Simone, i Phoenix e i Moloko.

8)Se la vostra musica fosse una città a quale assomiglierebbe?

C’è da dire che Milano non è stata scelta a caso come location delle riprese del nostro video. La nostra musica ha la stessa struttura di una metropoli, caratterizzata da molti livelli diversi, ma che vivono tutti in simbiosi tra loro. Allo stesso modo, noi facciamo musica raccogliendo insieme elementi diversi, sia per quanto riguarda i suoni, sia per quanto riguarda il background musicale che ci portiamo appresso. Milano anche perché, non possiamo però dimenticare l’attenzione e la cura che abbiamo per la cultura musicale del nostro Paese, che al di là della musica leggera, ha saputo regalarci grossi e meravigliosi successi anche in ambito dance.

9)E se fosse un cocktail?

Restando casualmente in tema di metropoli, direi un Manhattan: una base corposa come il whisky e un mix di sonorità dal gusto tagliente come il Vermouth. E poi… una goccia di angostura!

10)Grazie del tempo dedicatoci. Se volete aggiungere dell’altro, sentitevi liberi di farlo!

Solamente un messaggio per chi fosse incuriosito dalla nostra musica… la nostra “Room” è aperta a tutti, non c’è selezione all’ingresso come in discoteca, e si balla un casino lo stesso!!!